Si terrà domani, venerdì 12 maggio alle ore 18.00 presso il Castello Chiaramonte di Favara, la drammatizzazione del romanzo “La grande sete” dello scrittore favarese Antonio Russello, a cura del prof. Gaspare Agnello. L’evento culturale, che si inserisce sempre nel palinsesto del Primo Festival degli Scrittori, è patrocinato dal Comune di Favara, il Distretto turistico Valle dei Templi, in Centro studi A. Russello e il Festival Strada degli Scrittori. Ad introdurre i lavori, Antonio Liotta. A prestare le voci ed a realizzare fisicamente l’opera, gli attori Giusy Carreca, Annagrazia Montalbano e Pippo Crapanzano.
“La grande sete”, edita da Santi Quaranta, è un’opera pubblicata nel 2007. Al centro della vicenda vi è una suggestiva Agrigento, avvolta ancora dal latifondismo mafioso degli anni cinquanta. I protagonisti sono Maria Gloria, originaria di Este, la cui fascinosa bellezza corporea trionfa smagliante e a un tempo pudica; il commissario Ernesto Righi, suo marito, di Mantova, mosso da un’alta coscienza civile, e Don Mimì, un proprietario terriero dovizioso e prepotente di cui Maria Gloria diventerà amante. Per molti aspetti questa storia ‘isolana’ adombra la vicenda drammatica del commissario Tandoj, ucciso il 30 maggio 1960. Ma è la Sicilia, ancestrale, siccitosa e pietrificata, scandagliata da questo grande scrittore fino alle sue radici e al suo mito di terra eterna e immodificabile, a dominare come personaggio centrale su tutto il resto. Si avverte in Russello, attraverso le riflessioni del commissario Righi, un pianto dolente per un’eredità, quella siciliana, così unica e indecifrabile da scoraggiare perfino Gesù quando intraprende la sua venuta nell’isola.
Una storia in cui tutta la sicilianità del Russello scrittore viene fuori, con i vizi e le virtù, poche in verità, tratteggiate con sapiente crudeltà.
Non resta che segnare questa data e partecipare venerdì pomeriggio a partire dalle ore 18.00 alla drammatizzazione de “La grande sete”, omaggio ad Antonio Russello.