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Un nome e una storia: Mohamed Junior Diomande trova pace a Favara

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Nella città di Favara, un toccante e doloroso capitolo della crisi migratoria trova un nome e un luogo di riposo definitivo. Il Sindaco di Favara, Antonio Palumbo, ha annunciato che il bambino migrante di soli un anno, la cui tragica morte si è verificata durante uno dei tanti naufragi nel Canale di Sicilia, è stato identificato come Mohamed Junior Diomande. L’identificazione è stata possibile grazie alla collaborazione tra i social media e una cittadina di Favara che lavora presso un centro gestito dall’associazione Cometa a Comitini, dove è ospitata la madre del bambino. La notizia è emersa solo recentemente, gettando luce su una tragedia che ha colpito il cuore di molti. Il piccolo Mohamed Junior Diomande troverà la sua ultima dimora nel cimitero di Piana Traversa, dove verrà tumulato giovedì 24 agosto alle 17, seguendo un rito musulmano. La madre, una donna ivoriana sopravvissuta alla stessa tragedia che ha portato via la vita di suo figlio, sarà presente alla cerimonia di sepoltura. Fino a pochi giorni fa, la madre continuava a sperare che suo figlio fosse ancora vivo, un aggrapparsi alla speranza che solo il cuore di una madre può comprendere.
Il Sindaco Antonio Palumbo ha espresso il suo profondo cordoglio e dispiacere per la tragedia che ha colpito così duramente la famiglia Diomande, dichiarando che “Non esistono parole adeguate per commentare un dolore così profondo. Lo abbiamo saputo solo oggi, grazie ai social e alla collaborazione di una cittadina favarese che lavora in un centro a Comitini, gestito dall’associazione Cometa, in cui è accolta la mamma del bimbo morto nel corso di uno dei tanti naufragi nel Canale di Sicilia. Sulla bara bianca ci sarà scritto Mohamed Junior Diomande.”
La vicenda di Mohamed Junior Diomande dovrebbe essere un monito a livello globale, un promemoria della fragilità della vita umana e della responsabilità condivisa di trovare soluzioni umane e dignitose per affrontare la sfida migratoria. Mentre il piccolo trova finalmente riposo, è fondamentale che la sua storia non venga dimenticata e che continui a ispirare sforzi per prevenire ulteriori tragedie simili in futuro.

COOPERATIVA SANTANNA