Il tribunale di Palermo – quinta sezione civile, ieri giorno 18 c.m., ha dichiarato irregolari le regionarie siciliane del M5s, annullando così l’elezione di Giancarlo Cancelleri candidato Governatore in Sicilia.
Mauro Giulivi, il ricorrente che era stato escluso dalle regionarie (primarie del M5s) e che aveva fatto ricorso – difeso dagli avvocati Lorenzo e Riccardo Gentile – è stato reintegrato d’autorità nella possibilità di partecipare alle elezioni, e quindi sono da rifare le illegittime Regionarie dove appunto era uscito vincitore Giancarlo Cancelleri.
Si tratta di un’altra decisione che sconvolge i precari equilibri politici dentro il Movimento, alle prese con le fragili primarie online per la scelta del candidato premier. Ora c’è anche un caso Cancelleri, perché è uomo di Di Maio e della linea vincente, e adesso il Movimento ha davanti a sé tre possibilità: , o candidare Cancelleri senza primarie. o tentare un difficile ricorso contro la decisione dei giudici, o rifare completamente le regionarie.
Teoricamente l’ultima ipotesi è ancora fattibile, ma ovviamente orami la vicenda delle Regionarie, annullate da un Giudice di tribunale per mancanza di democrazia interna, è un altro gravissimo danno d’immagine per i sostenitori delle regole, della trasparenza, della democrazia diretta.
Il tribunale conferma un principio importantissimo: le mail spedite dai server della Casaleggio, da parte dell’Associazione Rousseau, non valgono come instaurazione di procedimento disciplinare: Dice la Giudice del Tribunale di Palermo «Il mero invito a fornire chiarimenti non risulta preordinato a garantire il necessario diritto di difesa al destinatario, bensì, in assenza di alcuna esplicitazione, costituisce un semplice invito informale a chiarire la volontà in ordine all’invito alla sottoscrizione del cosiddetto codice etico, o ancora a fornire le eventuali motivazioni». Cioè il ricorrente Giulivi vero che aveva ricevuto una e-mail che gli faceva notare che non aveva sottoscritto un codice etico aggiuntivo rispetto al regolamento, ma secondo il tribunale questa e-mail non instaura alcun procedimento disciplinare, non configura mancati adempimenti, e quindi non sospende Giulivi: è solo una comunicazione interlocutoria, come tante di quelle che possono avvenire in un partito.
È un principio fondamentale, che smonta una delle modalità classiche con cui la Casaleggio associati ha inviato fino a oggi comunicazioni di espulsione, sospensione, rivolte a militanti, con l’invio di una semplice e-mail appunto, non formalizzata.
È il caso di ricordare che Grillo sul blog, dopo la prima sospensione da parte del tribunale di Palermo, promise che si sarebbero adeguati alle decisioni del giudice: «Il Movimento 5 stelle parteciperà alle elezioni, come previsto, e lo farà seguendo le decisioni che verranno prese dal tribunale».
Il tribunale infine sancisce che il resistente (ossia il M5s), al ricorso del Giulivi, deve pagare le spese di questa contesa processuale. Cercheremo di capire quale sarà l’istituzione che aprirà, in concreto. i cordoni della borsa.