Anche il silenzio uccide, non dobbiamo e non possiamo dimenticare come la nostra storia siciliana sia lastricata di innumerevoli fatti delittuosi.
Giuseppe Fava, conosciuto come Pippo, è stato principalmente giornalista, ma anche scrittore, saggista e sceneggiatore italiano, è stato ucciso da Cosa Nostra il 5 gennaio 1984.
Credo che il modo migliore per ricordarlo sia attraverso le sue stesse parole:
“Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente all’erta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo.
Un giornalista incapace, per vigliaccheria o calcolo, della verità si porta sulla coscienza tutti i dolori umani che avrebbe potuto evitare, e le sofferenze, le sopraffazioni, le corruzioni, le violenze che non è stato capace di combattere.”
Fava, apprezzato dai propri collaboratori per la professionalità, è stato un personaggio carismatico sempre pronto a denunciare le malefatte e i capoccioni della mafia siciliana.
È stato direttore responsabile del Giornale del Sud e fondatore de “I Siciliani”, giornale antimafia molto letto ed apprezzato in Sicilia.