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Possibile richiamo di iPhone 6S fabbricati in Cina tra settembre e ottobre del 2015

Non è estemporanea la nostra segnalazione circa un possibile ritiro di iPhone 6s da parte di Apple per problemi alla batteria di un lotto specifico di unità che sono stati fabbricate in Cina tra settembre e ottobre del 2015. Perché molti consumatori italiani sono soliti acquistare via internet prodotti che provengono dai più svariati paesi e quindi è opportuno che anche l’utente che compra in rete possa essere reso edotto delle procedure di richiamo che vengono effettuate all’estero, specie quando riguardano migliaia di beni di consumo dello stesso tipo. Nel caso specifico, i media locali hanno rivelato che la multinazionale americana avrebbe scritto al Ministero dell’Economia del paese arabo per informarlo della procedura di richiamo che riguarderebbe ben 88.700 unità di iPhone 6S fabbricate in Cina nel lasso di tempo suindicato. Il Direttore del Dipartimento per la Protezione dei consumatori presso il Ministero dell’Economia dottor Hashim Al Nuaimi UAE ha avvalorato l’informazione che Apple ha a sua volta confermato l’esistenza di batterie difettose in specifici modelli di iPhone 6s che sono stati fabbricati in Cina durante il periodo di tempo indicato. Ed ha aggiunto che questi smartphone stanno per essere richiamati. Apple, secondo quanto apparso sui media del paese del Golfo Persico, ha creato un’apposita pagina di supporto sul suo sito web attraverso il quale i proprietari possono controllare se la loro unità è tra quelle individuate per il ritiro. La Apple ha tuttavia affermato anche che non si tratta di un problema di sicurezza e che il richiamo è limitato solo ad un intervallo limitato di numeri di serie, per l’appunto quelle rinvenibili sulla pagina internet dell’azienda. La multinazionale con sede a Cupertino, USA, sta per ritirare tutte queste unità, per sostituire le batterie, e poi reinviarle nuovamente ai clienti. Sulla pagina web è appositamente specificato che ad essere sostituite saranno solo le batterie e non l’intero apparato. Si prevede, fra l’altro che l’intera procedura per gli Emirati Arabi Uniti verrà a costare ad Apple 25.6 milioni di dirham che sono pari a circa ben 7 milioni di dollari. Non risultano, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, interventi analoghi per i prodotti di ugual tipo commercializzati con i canali “istituzionali” in Italia e pertanto l’attenzione dovrà essere prestata solo da parte di coloro che hanno acquistato gli iphone 6s in questione negli EAU o da esportatori di questo paese.