Favaraweb

Politica. L’avv. Giuseppe Di Miceli: “Il procedimento aperto dall’ANAC sulla gestione del servizio idrico agrigentino che coinvolge anche la gestione regionale”

Arriva a firma del coordinatore Konsumer Agrigento Avv. Giuseppe Di Miceli, la nota stampa relativa al procedimento avviato dall’ANAC sui sistemi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue. Di seguito la nota integrale.

“Riteniamo di notevole importanza il procedimento avviato dall’ANAC il 19/06/2018 aperto sia nei confronti dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utiità, e sia nei confronti dell’ATI IDRICO di  Agrigento e inviato per conoscenza anche alla Girgenti Acque S.p.A. e al Commissario Straordinario Unico ex DPCM del 26/04/2016 ai fini degli interventi necessari sui sistemi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue. Questo è un provvedimento destinato a far luce, o da “spartiacque”, sulle tematiche attinenti la Gestione Idrica Siciliana, che vede come prima protagonista proprio la gestione Agrigentina.  Importanti sono i quesiti posti alla Regione Sicilia sulla determinazione della tariffa idrica che vede quella Agrigentina tra le più “SALATE” in Sicilia e non solo. Siamo curiosi di capire come Sicilia Acque distribuisca l’acqua a €. 0,20 a Catania e ad Agrigento a €. 0,70, e ai cittadini, al Girgenti Acque S.p.A. la distribuisca ad un costo che arriva, si legge nella nota, fino a € 3,00. Come e su quali criteri l’allora Commissario Regionale in sostituzione dei Sindaci abbia approvato le tariffe vigenti ritenendole congrue e come mai l’attuale ATI non le abbia mai contestate e/o impugnate. Sempre quali provvedimenti, la Regione Sicilia, abbia intenzione di prendere in considerazione della Risoluzione n. 5/IV della IV Commissione che, a quanto sembra abbia attirato l’attenzione proprio dell’ANAC. 
Siamo ancor più curiosi di conoscere la determinazione dell’ANAC sull’affidamento avvenuto in concessione a privati nel 2007 da parte dell’allora ATO, del servizio IDRICO e di conoscere come chiede la stessa ANAC, quali sono i provvedimenti conseguenziali  che l’ATI intende adottare per la prosecuzione della gestione del S.I.I. in regime di continuità, in considerazione della RISOLUZIONE avviata il 22/05/2018, se costituendo una Società Consortile e/o altra forma societaria pubblica, oppure individuando un ulteriore privato, ci auguriamo non quest’ultima. Infine, alla luce del D.LGS 50/2016 il nuovo codice degli appalti e del combinato disposto della già esistente legge GALLI, come e da chi dovranno essere effettuati le opere idriche per € 107.000.000,00 previsti per il servizio idrico Agrigentino e chi e in quanto tempo si occuperà degli interventi necessari sui sistemi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue. 
Certo che al Neo Presidente dell’ATI di Agrigento e al suo Direttore rimangono, da oggi, meno di 20 giorni per riscontrare quanto richiesto considerato che il procedimento se pur avviato il 19/06/2018, i destinatari ne hanno avuto notizia non più tardi del 20/06/2018”.