Intervengono con una interrogazione urgente congiunta i consiglieri del Partito democratico di Favara, Laura Mossuto e Calogero Castronovo, rivolta alla sindaca Anna Alba inerente le misure predisposte dall’Amministrazione in tema di Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA).
Questo quanto si legge:
“CONSIDERATO CHE i recenti interventi legislativi hanno aumentato -sia sotto il profilo reddituale che per età- i limiti per accedere al beneficio in oggetto (i limiti Isee sono stati fissati a 6.000 euro per nuclei familiari con figli minori o con disabilità grave o con donne in stato di gravidanza accertata o con persone di età superiore a 55 anni in stato di disoccupazione); che, alla luce di quanto sopra, è lecito ritenere che l’ Amministrazione comunale e -segnatamente gli Uffici della Solidarietà Sociale del Comune di Favara- si troveranno a gestire un numero maggiore di istanze da parte della cittadinanza; che dai dati pubblicati, allo stato attuale, a Favara (malgrado l’alto tasso di disoccupazione) sono state presentate solo 407 domande delle quali 129 accolte; che il Comune di Favara fa parte del Distretto Socio Sanitario D1 ed, assieme ai Comuni di Agrigento, Raffadali ed Aragona, ed ha ottenuto il finanziamento del Progetto (cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo) 2014-2010 “Pon Inclusione” per un importo di oltre 2 milioni e mezzo di euro.
Tutto ciò premesso SI CHIEDE:
- Quali misure intende promuovere e predisporre l’Amministrazione comunale per pubblicizzare il beneficio in oggetto consentendo agli aventi diritto la conoscibilità del SIA.
- Per quale ragione sebbene il Comune di Favara sia certamente -tra quelli appartenenti al Distretto- il secondo per popolazione e conseguentemente per numero di istanze oggi è il solo tra i 4 a non avere all’ interno del gruppo di lavoro costituito nell’ambito del distretto alcun rappresentante nè dipendente e per quale ragione le richieste dell’Assessore al Ramo e della Sindaca sono rimaste sistematicamente senza riscontro;
- Come intende l’Amministrazione sostenere ed assicurare la corretta gestione delle istanze della cittadinanza tenuto conto del fatto che la sola dipendente che oggi, monitora ed istruisce le istanze del SIA, lo fa senza alcun contatto “ufficiale” e diretto con il distretto seguendo anche, con non poca fatica, tutte le altre attività connesse all’ufficio (bonus bebè, messa alla prova, lavori di pubblica utilità per dirne solo alcune).
- Per quale motivo, l’Amministrazione Comunale, non disponga di informazioni sul progetto presentato ed approvato (che dovrebbe invece ben conoscere) e, conseguentemente, non disponga di nessun dato sulle azioni da intraprendere nè sulla concreta utilizzabilità dei 2 milioni e mezzo di euro assegnati e finanziati”.