Grossa novità sulle schede elettorali di quest’anno sia per la camera che per il Senato, novità che, ovviamente, per gli scettici, potrete trovare sul sito del Ministero dell’Interno e sicurezza www.interno.gov.it/it/galleria-video/tutorial-ufficiale-elezioni-politiche-2018-nuove-schede-tagliando-antifrode
In pratica sulle due schede elettorali, Camera e Senato, che ci verranno consegnate ai seggi elettorali di appartenenza vi troveremo una appendice che è chiamata tagliando antifrode.
Di cosa si tratta e cosa a cosa serve? Si tratta di un bollino con un codice alfanumerico che verrà applicato sull’appendice di ciascuna scheda elettorale.
Al momento della consegna della scheda agli elettori, i Presidenti del seggio, devono far prendere nota del codice e farlo annotare sulle liste elettorali.
Quando gli elettori escono dalla cabina, dove hanno espresso il proprio voto, NON DEVONO ASSOLUTAMENTE IMBUCARE LE SCHEDE NELLE URNE, come siamo stati abituati a fare fino ad adesso, (moltissimi anni fa questo sistema per la verità già esisteva) ma le devono consegnare al Presidente del seggio elettorale, il quale controlla che il codice CORRISPONDA a quello annotato, per subito staccarne l’appendice col codice alfanumerico e quindi mettere, finalmente, la scheda dentro l’urna.
Non bisogna assolutamente e per nessun motivo staccare l’appendice con il codice pena l’annullamento della scheda e quindi del voto.
A cosa serve tutto questo? Serve ad impedire che l’elettore non abbia una scheda pre-votata in tasca e che quindi consegni, al seggio, una scheda diversa da quella ricevuta dal seggio.
A mio modesto parere trovo tutto questo un ulteriore e inutile aggravio per i seggi elettorali e che, nell’era degli smartphones, non risolve il problema. Io ritengo che è ora che il Ministero dell’Interno si occupi di come tutelare la segretezza del voto impedendo bene e meglio che lo si possa fotografare, modificando, a mio avviso, le cabine elettorali.
Ovviamente questo ulteriore compito, dei seggi elettorali, comporterà un aggravio sulla speditezza dell’espressione del voto, nel senso che per consegnare e quindi ricevere la scheda votata di ritorno ai componenti del seggio, necessita impiegare più tempo, per cui aumenterà la lunghezza della fila se non scegliamo bene gli orari per andare a votare, cercando di recarci al seggio, nelle ore dove è previsto un minore affollamento. Questo agevolerà il lavoro del seggio e la nostra permanenza al seggio stesso.
Inoltre, considerato che le operazioni di scrutinio si svolgeranno a seguire le votazioni, è facile prevedere che i seggi impiegheranno certamente l’intera notte per scrutinare sia le schede del Senato che quelle della Camera. E siccome le operazioni di spoglio non saranno semplici, dovendo assegnare il voto sia al maggioritario o uninominale che al proporzionale o plurinominale, per ciascuna scheda del Senato e della Camera, non vorrei essere assolutamente nei loro panni. Personalmente prevedo un tour de force che per i componenti dei seggi elettorali non sarà una passeggiata, giacché a mio parere non avrà termine prima della mattinata del 5 marzo. Quindi i componenti si troveranno ad operare ininterrottamente dalle 06 del giorno 4 marzo fino, mediamente, alla mattinata del 5 marzo. Un in bocca al lupo a tutti i componenti del seggio e all’ufficio elettorale, con il suo gruppo, per il duro lavoro che li attende.