Sono state necessarie “solo” tre votazione per eleggere Gianfranco Miccichè, Presidente dell’ARS, che ritorna alla presidenza dopo esserci stato dal 2006 al 2008.
Ovviamente questa elezione è la conseguenza politica del voto Siciliano, sia degli astenuti, che sono stati la maggioranza, che di quelli, la minoranza, che si sono recati alle urne ed hanno espresso la loro preferenza. Ma anche del clima politico nazionale dove sembra che due forze politiche che si presentano agli elettori in antitesi per ritrovarsi poi insieme, nelle sedi istituzionali, al momento del voto.
Dò la composizione dell’ARS per capire come e da chi è stato eletto il neo Presidente Gianfranco Miccichè:
M5s 20 seggi
Forza Italia 14 seggi
PD 11 seggi
Popolari ed Autonomisti 6 seggi
Unione di Centro 6 seggi
Diventerà bellissima 6 seggi
Fratelli d’Italia e Noi con Salvini 4 seggi
Sicilia Futura-Partito Socialista Italiano-Patto dei democratici per le riforme 2 seggi
Cento passi per la Sicilia 1 seggio
Dalle cronache della votazione si apprende che Miccichè, ha ricevuto, oltre ai voti del centro destra, che non sono stati sufficienti alla sua elezione nelle due precedenti votazioni, anche i voti dei due deputati di Sicilia Futura, cioè la lista di Cardinale, prossimo a confluire nel PD e anche di due deputati del PD. Miccichè, alla terza votazione, dove serviva la maggioranza dei presenti, ha così ottenuto 39 voti e pare anche con un franco tiratore da parte del centro destra. Come si vede succede di tutto e di più.
Una volta questo si chiamava inciucio oggi invece si chiama grande coalizione per il bene della Sicilia, la quale infatti è ai primi posti per reddito pro capite, per occupazione, per infrastrutture e per servizi! Avanti tutta così per il bene ed il futuro dei giovani siciliani che continuano ad emigrare al nord e all’estero spopolando i nostri centri, ormai vissuti solo da anziani!
Per la cronaca il candidato bandiera del PD Di Pasquale ha ricevuto solo 7 voti sugli 11 nominali che avrebbe dovuto avere dal gruppo.
Ma per non farci mancare nulla, non è mancato il fatto increscioso del Deputato UDC Bulla, che ha mostrato il proprio voto al momento dell’inserimento della scheda nell’urna e che ha fatto così annullare la votazione, questo per farci capire la qualità degli eletti e la prova che danno a noi miseri mortali del disprezzo che hanno delle regole proprio chi le regole dovrebbe darle e farle rispettare.