Oggi vogliamo presentare al pubblico di Favara, ma non solo, un nuovo romanzo dal titolo “Il piacere di essere anonimo”. L’autore è il nostro concittadino Mario Castronovo, scrittore di vasta cultura, quindi noi oggi parliamo del suo libro molto volentieri. Vogliamo presentare il suo libro partendo proprio dalle sue parole.
”Le vicende del romanzo si dipanano alle soglie di questo millennio, nella nota città dei Templi. Il fulcro è una storia d’amore: un variegato e tribolato rapporto, fatto di disponibilità e sentimento chiari e completi da parte di Marco, di incertezze, resistenza e capricci da parte di Laura. Ma non è solo una storia d’amore. È il contrasto tra due realtà, che si incrociano e cozzano. La dura realtà di due giovani orfani, fratello e sorella, che, per sopravvivere, compiono atti al limite della morale e delle lecite regole; che s’impongono e affrontano inusuali espedienti pur di procacciarsi il necessario. È la realtà di una giovane beneficiata dalla fortuna, solo in apparenza? Poiché appartenente ad una famiglia benestante. Poi sopravviene l’amore, più subìto che voluto, che cambia la sua vita, alla fine… profondamente, nonostante la giovane età. Incrina le certezze di un passato recente, un carattere volitivo e poco permissivo. Ha un brusco e temporaneo arresto: come quello subìto da Marco e dal più adulto amico Alfonso. Invece Laura lo aiuta ad uscire dal carcere e riprendere gli studi. Il loro rinato e rinvigorito rapporto pare rompersi definitivamente dopo che Laura scopre la relazione del padre con la sorella di Marco e, di conseguenza, gli autori di un consistente furto avvenuto mesi prima nella sua villa. Ma l’amore riprende a soffiare e a coinvolgerli con più forza e meno reticenze. Un protagonista indiretto è il mare, ora calmo, ora burrascoso, ma presente e importante per i due giovani innamorati, anche se non incisivo. Come l’ideologia di un uomo innamorato della civiltà greca e della natura, ma provato dalla cinica imponderabilità della vita. Di un uomo trasandato che vive ormai ai margini, anche se mantiene un accentuato senso della cultura e della critica. Le tracce di un passato assai più prospero e gratificante. Alla fine s’intromette la prepotenza, la sopraffazione, una mentalità dura a morire: cambia l’esistenza e l’amore dei due giovani in maniera non auspicata e purtroppo definitiva. Oltre a perdere l’amore, Laura, la protagonista, perde abbastanza sé stessa e le sue certezze, commettendo inevitabilmente inequivocabili e gravosi errori, che la segneranno negativamente nei successivi anni dell’ancor giovane vita”.