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Mancata raccolta rifiuti a Favara: proposte Associazione Konsumer Italia

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Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa dal Vice-Presidente Regionale e Coordinatore delle sedi nel territorio agrigentino dall’Associazione “Konsumer Italia” Avv. Giuseppe Di Miceli, che esprimere la sua preoccupazione per la mancata raccolta dei rifiuti a Favara a causa dello sciopero degli operatori ecologici che non hanno ricevuto la loro retribuzione da più di tre mesi. L’associazione rappresenta cittadini e consumatori che pagano regolarmente la TARI e chiede che si ridetermini il costo di raccolta dei rifiuti, che si controlli il territorio per punire gli incivili che abbandonano rifiuti indiscriminatamente e che si promuova una raccolta differenziata effettiva per ridurre i costi e migliorare la situazione.
Sotto alleghiamo integralmente la nota:

Gent.mi,
con la presente, la scrivente Associazione “Konsumer Italia” , riconosciuta dalla Regione Sicilia quale Associazione Maggiormente Rappresentativa con D.P. n. 845 del 04 dicembre 2019, rappresentata dall’Avv. Giuseppe Di Miceli nella qualità di Vice-Presidente Regionale e Coordinatore delle sedi nel territorio agrigentino, dispiaciuti di dover ancora una volta prendere atto della mancata raccolta dei rifiuti a Favara,  ritenendo gli operatori ecologici legittimati nella loro astensione per la mancata ricezione della retribuzione contrattualmente previste da più di 3 mesi, rappresentando qui Cittadini/Consumatori che regolarmente pagano la TARI, non volendo aggiungere  sale alla polemica di questi giorni sulla nuova articolazione tariffaria che nulla cambia nei confronti del gettito impositivo che comunque dovrà sostenere i costi del servizio per espressa previsione legislativa, ci permettiamo di porre alla Vostra Attenzione le nostre considerazioni.

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In Primis è doveroso specificare che la presente missiva viene inviata a Voi tutti perché rappresentate i veri Attori della Raccolta dei Rifiuti nessuno escluso. L’amministrazione comunale, qui con il Sindaco, che viene a gestire l’imposizione della TARI, il Consiglio comunale, qui con il Presidente, per che ne determina la tariffa in base al costo da sostenere (e che volendo potrebbe anche fare uno specifico atto d’indirizzo sul costo della raccolta) e l’Impresa che effettua il servizio. Di sicuro Vi siete accorti che mancano i Cittadini per completare  lo scenario. Esatto! Anzi, bravi! I cittadini sono la componente fondamentale del rapporto perché pagano e subiscono i disservizi. Ma quanti di questi pagano? Secondo le dichiarazioni di questa amministrazione circa il 60% dei residenti, per un importo complessivo di € 4.030.000,00 c.a.. Quindi avendo un costo di raccolta annua pari a                             € 7.600.000,00, per coprire il costo del servizio mancano € 3.570.000,00.

Come farà il Comune a pagare queste somme mancanti alle aziende affinché, queste ultime possano pagare gli stipendi ai propri operatori ecologici oggi in sciopero??? Aumentando le tariffe (a prescindere se per le seconde case si facciano pagare i componenti familiari effettivi o 1 solo)? Ci auguriamo di NO! Allora, cosa occorre fare?

Finalmente, siamo arrivati alla domanda che è alla base della presente missiva.

La risposta sta nel rideterminare il costo di raccolta senza se e senza ma.

Il costo oggi:

  1. va parametrato alle effettive entrate dell’Ente (le disposizioni legislative in merito lo consentono senza che questo arrechi danno agli organici aziendali);
  2. sostenuto con una seria operazione di controllo del territorio nei confronti dell’incivile che butta indiscriminatamente l’immondizia (tramite le rigorose multe e non solo) aumentando i costi della raccolta e dell’indifferenziato che viene portato in discarica;
  3. sostenuto operando una reale raccolta del rifiuto differenziato. Proprio per quest’ultimo è giusto e doveroso ricordare a tutti, che Favara è la patria dell’INDIFFERENZIATO, sia per la scarsa volontà dei cittadini che la operano sia per l’acclarato mancato controllo del territorio e della stessa raccolta.

Riteniamo inutile ogni altra discussione avverso una soluzione che non si sostanzi sui numeri in quanto riteniamo che se l’acqua è poca, la papera non galleggia”.

Restiamo a Vostra disposizione se riterrete opportuno incontrarci, per maggiori chiarimenti e/o informazioni, sulla questione posta.