La politica e l’amministrazione pubblica sono spesso oggetto di discussione e dibattito, soprattutto quando si tratta di decisioni importanti che possono avere un impatto sulla vita dei cittadini. In questo contesto, la nota dei capigruppo consiliari dei gruppi politici Favara per i beni comuni e Partito Democratico, Pasquale Cucchiara e Salvatore Bellavia, esprime il loro disappunto per la mancata approvazione delle Tariffe Tari 2023. La loro preoccupazione riguarda soprattutto il fatto che questa mancata approvazione avrà ripercussioni sulla riscossione dei tributi legati alla TARI, i quali sono fondamentali per finanziare le spettanze dovute alle ditte che gestiscono il comparto ecologico. La loro nota sottolinea inoltre la confusione, la demagogia e l’irresponsabilità che spesso caratterizzano il dibattito politico, soprattutto quando alcune forze politiche si dimostrano ostruzioniste. Questo è un tema che merita attenzione e riflessione da parte di tutti i cittadini interessati alla buona amministrazione della cosa pubblica.
Qui sotto la nota:
“È incredibile come questo consiglio comunale nonostante i chiarimenti tecnici, le argomentate delucidazioni spiegate dall’assessore al ramo, dalla dirigente e del sindaco continuino ad arroccarsi su posizioni che finiscono per frenare la riscossione dei tributi. Infatti, la mancata approvazione delle Tariffe Tari 2023 farà slittare nuovamente la bollettazione in un momento in cui l’Ente ha estrema necessità di incassare i tributi legati alla TARI soprattutto per finanziare le spettanze dovute alle ditte che gestiscono il comparto ecologico.
Dispiace ricordare che, queste tariffe sono anche frutto di una modifica del regolamento TARI voluta dall’opposizione. Inoltre, nonostante molti colleghi abbiano parlato impropriamente di aumento nessuno ha tentato di dimostrare quale capitolo di bilancio è stato rivisto in rialzo dall’amministrazione comunale. Confusione, demagogia e irresponsabilità che non giovano alla collettività. Purtroppo, una parte dell’opposizione è di natura ostruzionista e lo dimostra il fatto che ha disertato le sedute del 14 e 15 aprile nonostante ci fossero all’ordine del giorno due variazioni di bilancio e la costituzione delle comunità energetiche per un valore economico di circa 11 milioni di euro. Inutile precisare che tali variazioni di bilancio e la costituzione della CER sono state approvate, senza colpo ferire, in questa convocazione del consiglio comunale. Dunque, abbiamo solo perso del tempo prezioso ed è plausibile pensare che anche l’approvazione delle tariffe Tari è solo rimandata”.