Angelo Vincenti, Antonietta Grillo, Carmelinda Callea, Laura Termini, Piera Di Franco, Pietro Munda (Alessio) e Violetta Callea scrivono al commissario straordinario.
“Siamo preoccupati, preoccupatissimi per lo stato dello sport dilettantistico licatese, quello che vive di passione e sacrifici. Lo siamo altrettanto per il lassismo e la nonchalance con cui alcuni, facendo i dovuti distinguo, hanno annunciato la scomparsa dei documenti relativi all’agibilità e alla possibilità di accertare la sicurezza del palazzetto dello sport.
Per colpa dell’approssimazione con cui operano alcuni, o ancora peggio del loro strapotere, oggi, lo sport, ovvero il futuro ed il benessere dei nostri figli è in pericolo.
Troppo spesso ormai si accusa la politica per ogni colpa o misfatto, e di certo questa non è esente da responsabilità, ma la mala gestio imputabile ai responsabili di tali inefficienze è di gran lunga peggiore perché non legittimata da alcuna volontà popolare.
Chiediamo, quindi, al commissario straordinario e al dirigente comunale competente con urgenza che venga reso conto a noi, che nell’ultima consiliatura abbiamo rappresentato una fetta consistente della volontà cittadina, qual è lo “stato dell’arte” per il recupero dei documenti necessari a riaprire il palazzetto e cosa si intende fare nell’immediato per porre rimedio a questa vergogna prodotta dalla mala politica e della burocrazia peggiore”.