Malala Yousafzai
Il 9 ottobre 2012 Malala Yousafzai, una ragazza pachistana di 15 anni, viene colpita alla testa e alla spalla da un proiettile sparato da un talebano mentre sta salendo a bordo dello scuolabus che la sta riportando a casa da scuola. L’accusa nei confronti della ragazza è quella di “diffondere idee occidentali”.
In seguito all’attentato, Yousafzai viene operata d’urgenza all’ospedale di Peshawar e poi trasferita nel Regno Unito dove viene curata presso l’ospedale Queen Elizabeth di Birmingham.
Al momento dell’attentato, Malala Yousafzai è già un’attivista che si batte per difendere il diritto allo studio delle ragazze pachistane.
Nel 2008 Yousafzai pronuncia il suo primo discorso pubblico sul diritto all’istruzione per tutti all’età di 11 anni.
Il primo febbraio 2013 il Partito laburista norvegese promuove ufficialmente la candidatura di Yousafzai al premio Nobel per la pace 2013, assegnato poi l’11 ottobre all’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac). È la persona più giovane a essere stata candidata nella storia del premio. L’età media delle persone che lo hanno ricevuto è di 62 anni Time magazine dedica la copertina di aprile a Malala Yousafzai inserendola nella lista delle cento persone più influenti al mondo.
Il giorno del suo sedicesimo compleanno, il 12 luglio 2013, Yousafzai ha tenuto un discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, in cui ha chiesto ai governi di tutto il mondo di impegnarsi nella difesa del diritto all’istruzione di ogni bambino, ma si è espressa anche in difesa dei diritti delle donne.
Nel corso dell’anno, Malala riceve diversi riconoscimenti internazionali, tra questi il titolo di Ambasciatore della coscienza di Amnesty International (17 settembre a Dublino, Irlanda)
Il 10 ottobre 2014 Malala viene finalmente insignita del premio Nobel per la Pace insieme a Kailash Satyarthi per “i loro sforzi contro le oppressioni di giovani e bambini e in favore del diritto all’istruzione”. A soli 17 anni, è la persona più giovane ad aver ricevuto il premio.
Rosa Parks
“The mother of the civil right movement” (la madre del movimento per i diritti civili) cambiò per sempre la storia dei diritti civili in America.
Accadeva il 1 dicembre 1955 (appena 62anni fa) a Montgomry in Alabama. Fu arrestata per essersi seduta, su un autobus, nel settore dei posti riservati ai bianchi, non avendo trovato posto nel settore destinato agli afroamenricani.
Quella stessa notte Martin Luther King, insieme ad altri leader afroameriani, misero in atto azioni di protesta per far cancellare l’odiosa e discriminatoria legge che impediva agli afroamericani di sedersi, come gli altri su un autobus.
Dopo 381 giorni di proteste, sempre più ampie, finalmente la norma fu abolita perché incostituzionale.
Marie Curie (Marie Sklodwoska)
Nasce da famiglia cattolica e molto numerosa.
Decide di studiare fisica ma venne molto osteggiata perchè l’idea che una donna potesse intraprendere la carriera scientifica, per quel tempo, era inconcepibile.
Nel 1881 si trasferisce, insieme alla sorella Bronia, a Parigi alla Sorbonne considerato che l’università di Varsavia era interdetta alle donne.
Si sposa con Pierre Curie con il quale scopre il Radio e il Polonio (per la loro Nazionalità).
Nel 1902 riceve il Nobel per la fisica e nel 1911 anche quello per la chimica.
Si recò, insieme alla figlia Irene, anche al fronte per assistere i feriti e alleviare il dramma dei combattenti dove inventò delle automobili attrezzate con apparecchiature per i raggi x.
Mori di anemia perniciosa a causa delle lunghe esposizioni alle sostanze radioattive a causa del suo lavoro.
Margherita Hack
Una delle menti più brillanti della comunità scientifica, si laurea nel 1945 con una tesi di astrofisica.
Inizia ad insegnare astronomia nel 1948 e in seguito inizia a collaborare con diverse università del mondo occidentale, California, New Jersey, Parigi, Olanda, città del Messico.
Ha alternato la stesura di testi scientifici universitari, alla scrittura di testi a carattere divulgativo. Il trattato “Stellar Spettroscopy”, scritto a Berkeley nel 1959 assieme a Otto Struve è considerato ancora oggi un testo fondamentale.
E’ il 1964 quando diviene professore ordinario, ottenendo la cattedra di astronomia presso l’Istituto di Fisica teorica dell’Università di Trieste. Assume l’incarico della direzione dell’Osservatorio astronomico. La sua gestione durerà per più di vent’anni, fino al 1987.
Fonda, nel 1978, la rivista “L’Astronomia” di cui sarà direttore per tutta la vita.
Nel 1980 ha ricevuto il premio “Accademia dei Lincei” e nel 1987 il premio “Cultura della Presidenza del Consiglio”.
L’enorme sviluppo delle attività didattiche e di ricerca che Margherita Hack ha promosso in università, ha fatto nascere nel 1980 un “Istituto di Astronomia” che è stato poi sostituito nel 1985 da un “Dipartimento di Astronomia”, che la scienziata ha diretto fino al 1990.
Margherita Hack è stata membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Unione Internazionale Astronomi e della Royal Astronomical Society.
Samantha Cristoforetti
Il lancio con la navicella Soyuz è avvenuto il 23 novembre 2014 dal cosmodromo di Baikonour, Kazakistan. Samantha ha trascorso quasi 200 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, tornando sulla Terra l’11 giugno 2015 e conseguendo il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo. Si è trattato della seconda missione di lunga durata dell’asi sulla Stazione Spaziale Internazionale, ottava missione di lunga durata per un astronauta ESA.
Il 20 luglio 2015 è stata insignita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce, la più alta dell’ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Rita Levi Montalcini
Rita Levi Montalcini nasce il 22 aprile del 1909 a Torino, si laurea nel 1936. Fermamente intenzionata a proseguire la sua carriera accademica come assistente e ricercatrice in neurobiologia e psichiatria, è costretta, a causa delle leggi razziali emanate dal regime fascista nel 1938, ad emigrare in Belgio insieme a Giuseppe Levi.
Finita la guerra Rita torna nella sua città natale, riprendendo le sue importanti ricerche sempre attraverso un laboratorio domestico. Poco dopo riceve un’offerta difficilmente rifiutabile dal Dipartimento di Zoologia della Washington University (St. Louis, Missouri). Accetta, dopo essersi però ben assicurata che potrà proseguire le stesse ricerche che aveva cominciato a Torino. l’America diventerà per Rita una sorta di sua seconda patria, vivendoci con incarichi prestigiosi per oltre trent’anni (diventerà professore di Neurobiologia), e precisamente fino al 1977.
I suoi primi studi (risaliamo agli anni 1938-1944) sono dedicati ai meccanismi di formazione del sistema nervoso dei vertebrati. Nel 1951-1952 scopre il fattore di crescita nervoso noto come NGF, che gioca un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche. Per circa un trentennio prosegue le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d’azione, per le quali nel 1986 le viene conferito il Premio Nobel per la Medicina (con Stanley Cohen). Dal 1961 al 1969 dirige il Centro di Ricerche di Neurobiologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Roma) in collaborazione con l’Istituto di Biologia della Washington University, e dal 1969 al 1979 il Laboratorio di Biologia cellulare. Continua le sue ricerche come ricercatore e guest professor dal 1979 al 1989, e dal 1989 al 1995 lavora presso l’Istituto di Neurobiologia del CNR con la qualifica di Superesperto.
Dal 1993 al 1998 presiede l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana. È membro delle più prestigiose accademie scientifiche internazionali, quali l’Accademia Nazionale dei Lincei, l’Accademia Pontificia, l’Accademia delle Scienze detta dei XL, la National Academy of Sciences statunitense e la Royal Society.
Nel 1992 istituisce, assieme alla sorella gemella Paola, la Fondazione Levi Montalcini, rivolta al conferimento di borse di studio a giovani studentesse africane a livello universitario. L’obiettivo è quello di creare una classe di giovani donne che svolgano un ruolo di leadership nella vita scientifica e sociale del loro paese. Muore a 103 anni.
Amelia Earhart
Amelia Earhart nasce il 24 luglio 1897 ad Atchinson (Kansas) e passa alla storia per essere stata la prima donna ad attraversare in solitaria l’Oceano Atlantico nel 1932. Ricordata tutt’oggi come eroina americana nonché come uno dei più capaci e celebrati aviatori del mondo, è un esempio di coraggio e spirito d’avventura tutto al femminile.