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Le 4 giornate di BudaPest… dei ragazzi del ‘King’

pegasoPANIFICIO CANNATELLO

10/04/2018:
MAGIARI… x una settimana e ritorno
Sveglia alle 4.40… appuntamento al campo sportivo… partenza x l’aeroporto alle 06.00… breve sosta a Sacchitello e si vola alle 10.00 con destinazione Budapest… in questo semplice Kronos ci sta tutto il kairos di tanti ragazzi che da tanto sognavano di sconfinare per regalarsi un tempo tutto x loro. Stare coi ragazzi anche x noi docenti è come ritornare ragazzi pertanto la loro attesa è stata anche la nostra… il viaggio d’istruzione  è per tutto il folto gruppo del ‘King’ con in testa il battagliero Preside una bella occasione per fare festa e acquisire nuove conoscenze.
Budapest è semplicemente da vedere più che da raccontare… in questi giorni i nostri occhi saranno aperti per acquisire più ‘fotogrammi’ possibili da immagazzinare nella nostra memoria viva… e domani sarà un altro giorno tutto da ‘vedere’ e da vivere insieme…

11/04/2018
BUDAPEST… è bella dentro!!!
La luce che invade la stanza spinge il nuovo giorno a farsi vedere per poterlo raccontare non prima di un’abbondante colazione indispensabile per mettersi Budapest ‘sotto i piedi’ e scoprirne anche gli interni…
Katherine – integerrima ed espertissima guida – col suo ‘repetita iuvant’ – ci ha fatto apprezzare la città magiara nata ufficialmente nel 1873 dall’unione della città di BUDA, ubicata sulla sponda destra del Danubio, con l’abitato di PEST, situato sulla riva opposta del fiume e anch’esso di antiche origini ungariche.
I flussi turistici che invadono quotidianamente la capitale ungara sostengono di certo l’economia magiara incentrata in gran parte sulla messa in vetrina della propria storia millenaria che ha conosciuto influssi imperiali romani, turco-ottomani, tedeschi, sovietici… assai visibili nelle architetture rinascimentali, neogotiche, liberty e moderne…
I nostri ‘occhi’ stamani si sono posati sul promontorio di Buda dove si innalzano al cielo le guglie gotiche della Chiesa di Mattia, costruita, per volere del re Bèla IV, nel XIII secolo… è come se la città fosse tutta posta sotto il suo imponente dominio.
Intorno a mezzogiorno, dall’altra parte del Danubio, abbiamo visitato il Parlamento. Si tratta di un classico esempio di architettura neogotica, ma a sviluppo orizzontale e integrata da elementi architettonici di altri stili. Fu costruito tra il 1885 ed il 1904 sul grandioso progetto di Imre Steindl. L’architetto ungherese si ispirò, per la sua opera, al Parlamento di Londra e al Duomo di Colonia.
La foto che ci ritrae nella sua parte ‘uterina’ cercheremo di custodirla gelosamente per non dimenticare questa interessante e memorabile incursione che ha avuto nella visita alla Piazza degli eroi il suo apice per la bellezza e la leggerezza che ci siamo concessi divertendoci…

biowoodheater

12/04/2018
Non solo ‘anse’… VISEGRAD è molto di più.
Sul promontorio che ospita il Castello di Visegrad, posto nella parte più orientale del territorio magiaro ci siamo regalati una visuale sulle anse del Danubio unica…
Il battello serale nel suo attraversare le ‘crune’ che uniscono le due sponde ci ha offerto un’esplosione di luci e di colori che specchiandosi nelle acque del fiume danno quel senso di serenità e di appagamento che a tarda sera ci è  arrivata come un’inaspettata ed attesa carezza da trattenere e godere in ogni suo lasciarci andare.
Non si contano le innumerevole foto che hanno fermato per in attimo quelle fatture architettoniche che solo in presenza si possono apprezzare nelle diverse  guglie che si stagliano nel cielo che sembra ammirarle dall’alto… l’ora di battello ci ha permesso di  ammirare la bellezza che riesce a liberare l’arte quando va oltre il presente dell’hic et nunc per eternarsi nel ‘dopo di noi’…

13/04/2018
C’era una volta ed ancora c’è la Principessa Sissi…
Oramai abbiamo preso il ritmo alle nuove ‘notti magiche’… l’Hotel Actor che ci accoglie insieme ad un’altra scolaresca ha adattato il proprio stile al nostro… I ragazzi specie per la colazione arrivano a flotte dormienti raramente in orario… d’altronde ‘addomesticare’ la loro vitalità non è facile… e noi docenti, di fatto, abbiamo corretto il tiro seguendo il flusso… anche perché come ha scritto A. de Saint-Exùpery ‘tutti i grandi sono stati bambini (ragazzi) una volta’… e noi di certo non siamo venuti a Budapest per dimenticarcelo.
Oggi – com’era solito fare la Principessa – siamo andati oltre Budapest… ed abbiamo capito forse meglio perché Katherine – la guida che ci fa da Beatrice – abbia pronunciato così tante volte il nome di Elisabetta per noi Sissi… il suo nome ricorre in modo quasi ossessivo nella toponomastica cittadina.
Girando per Budapest, troviamo infatti una piazza, un viale, un quartiere e anche un ponte sul Danubio che portano il suo nome. Il Castello di Godollo, immerso in un parco secolare, si è presentato ai nostri occhi come una piccola regia di Versailles… pur essendo stato conservato con attenzione maniacale, Sissi non abita più qui.

14/04/2018
Una SETTIMANA MAGIARA… da non dimenticare
Budapest è come una grande vetrina dove vengono esposti i propri ‘gioelli’ che il Danubio tiene tra le due ali che gli fanno da sponda. Quella di oggi è una giornata di bilancio per una escursione iniziata lunedì 10… mi viene da dire come scriveva Montale che “è stato breve questo lungo viaggio”.
Lasciare la Sicilia e ritrovarsi nel giro di un paio d’ore nell’est europeo non consente di percepirne pienamente la distanza e le differenze culturali.
La sensazione che si percepisce mettendosi in ascolto è che gli ungheresi non riescono ancora a dimenticare di essere stati grandi e defraudati dei loro territori-idiomi saccheggiati a man bassa dai potenti della terra che hanno fatto incetta delle materie prime come l’oro, causandone, di fatto, un forte arretramento economico che li ha costretti a vivere perlopiù di turismo… condito, magari, d’atavico orgoglio nazionale frustrato dalle incursioni turco-ottomane, austriache e sovietiche.
I tanti musei che risiedono in città raccontano, pertanto, di una nazione, abbastanza ricca, mortificata nella propria dignità/identitaria ed autonomista… ultima in ordine di tempo l’invasione sovietica del 1956 che scosse allora l’idea stessa di comunismo definitivamente messa ‘fuoricorso’ dall’abbattimento del muro di Berlino e dalla fine dell’URSS del 1991.
Sotto questo sfondo storico-artistico e monumentale, che ha coinvolto tre guide insieme al nostro interesse, i ragazzi hanno sperimentato la loro autonomia nel muoversi liberamente in città nonostante l’ostica lingua magiara bypassata dalla conoscenza dell’inglese e dall’universalità del linguaggio non-verbale che nella sua ‘comicità’ risulta pur sempre efficace nel raggiungere gli obiettivi perseguiti.
Il rientro a casa sarà pieno di quel poco che ho cercato di riferire rispetto a quel tanto che ognuno di noi ha immagazzinato nel proprio bagaglio di vita e conoscenza… avvicinarsi all’adultità per i ragazzi è anche questa esperienza fuori/casa e soprattutto fuori/lingua all’interno di contesti di gruppo dove contrattare continuamente le proprie esigenze con quelle degli altri nel rispetto di ciascuno… ciò detto si rientra ‘NUOVI/mente’ a casa.

Angelo Vita – Pedagogista – Docente di Filosofia e Storia