E‘ partito dalla Russia, è “Blue Whale challenge” di recente è arrivato anche in Europa, in particolare sui sociali network. Essa colpisce soprattutto i giovani adolescenti, in particolare quelli di età compresa tra i 12 e 17 anni.
Sfide sempre più estremi. Il principio di questo gioco è assolutamente morboso: incoraggia i partecipanti ad assumere sfide ogni giorno più difficili, fino a portarli alla morte. Alcuni ragazzi sono stati salvati in extremis quando cercavano di impiccarsi.
La prevenzione è il metodo più efficace al fenomeno
La prevenzione è l’approccio più efficace al fenomeno, è necessario parlare apertamente di questi problemi in famiglia. Disegni di balena, scarificazione o il confinamento di un giovane, possono essere i primi segni che indicano un interesse per la sfida del “Balena Blu”.
Da questa mattina gira su Facebook, un messaggio per scoraggiare gli adolescenti a partecipare a questa sfida dal nome “Balena Blu” – il cui nome è destinato a risuonare la credenza popolare, che le balene blu sono in grado di arenarsi volontariamente per lasciarsi morire e avvisare i genitori o parenti.
Nel tentativo di aiutare le persone in grado di tentare il suicidio, Facebook ha lanciato il 1° marzo 2017 un dispositivo particolare. Si tratta di un’intelligenza artificiale chiamata (AI), rileva pubblicazioni e commenti inquietanti di un utente e può quindi inviare un messaggio diretto a lui: “Va tutto bene?” o “Sono preoccupato per te.”
Ricordate, istigazione al suicidio è punibile dalla legge (da cinque a dodici anni di reclusione). Se si teme per la vita di una persona cara, contattare le forze dell’ordine.