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La Pro Favara: “Basta con il silenzio: nelle ultime 2 gare siamo stati scippatti di 4 punti!”

Nelle conferenze stampa, ad ogni fine partita, sia in casa che in trasferta i nostri tesserati o dirigenti non hanno mai rilasciato dichiarazioni sugli arbitraggi, consapevoli del fatto che chi dirige è un uomo, com’è un giocatore, e come tale può commettere errori. Ma quando certi provvedimenti in campo si ripetono con ciclicità e sono frutto non di sviste sfortunate ma di chiara incompetenza allora la misura è colma. A Leonforte ci sono stati annullate due reti per presunti fuorigioco ravvisati da collaboratori di linea, molto incerti anche in tante circostanze di gioco. Ieri nella gara con il Mazara ci sentiamo penalizzati da una direzione molto discutibile. Ci viene difficile pensare alla malafede. Iniziamo a dare fastidio a qualcuno? Ma una cosa è certa. Nelle ultime gare ci hanno mandato due arbitri, rispettivamente di Perugia e di Frosinone, forse abituati ad una Eccellenza giocata in altre regioni che sono simili a tornei aziendali e poco seguiti dalla gente a differenza delle Eccellenze della Sicilia, Calabria, Puglia e Campania dove il livello di campionato è una sorta di D2, con tanti investimenti da parte di società, di squadre allenate da professionisti che si allenano e giocano 6 giorni su 7 con lo stesso programma di lavoro dei professionisti. Perché designare per partite così importanti arbitri non all’altezza di un campionato importante come l’Eccellenza siciliana? Inserire nel tabellino delle partire la provenienza del direttore di gara da regioni lontane non è un valore aggiunto alla gara se poi il livello di direzione rasenta scene da partite di dopolavoro. Emblematica ieri l’interruzione di gioco a palla non ferma, su azione d’attacco nostra, per permettere alla squadra ospite una sostituzione, tra l’incredulità del pubblico e crediamo noi anche della panchina mazarese, e sulla protesta legittima dei nostri giocatori vedersi buttare fuori per proteste Marino.

Cosa giustificare sul rigore chiaro non fischiato su Lupo nel primo tempo con l’arbitro a pochi metri e con visuale libera? O del rigore concesso al Mazara con cartellino giallo a Miano chenon tocca l’avversario e che , da diffidato, salterà la partita di Caltanissetta? Certo il direttore di Frosinone ci ha fischiato un rigore, il cui fallo su Lupo è stato certificato anche dai medici del pronto soccorso di Agrigento con il giocatore in reparto ortopedia per un infortunio alla spalla. Ma la cosa che ci ha lasciato più perplessi è il gol annullato a Retucci (potenziale 3-2) sul finire della gara che ci ha negato punti importanti per la classifica. Potevamo anche perdere contro un Mazara ben organizzato in campo ma buttare alle ortiche una sacrosanta vittoria ci lascia con la bocca amara. Al termine della gara, ad una richiesta di valutazione di alcune decisioni arbitrali, siamo stati anche affrontati da un atteggiamento di sfida ed arroganza anche dall’osservatore degli arbitri, allontanato prontamente dalle forze dell’ordine. E questo comportamento è intollerabile! Con il Castellammare in casa e con la Mazarese in trasferta abbiamo avuto designati collaboratori di gara provenienti  dalla provincia di Trapani e a Misilmeri una terna arbitrale di Palermo. Abbiamo fatto silenzio anche davanti a queste inopportune designazioni territoriali. Ma adesso basta! Nelle prossime designazioni valuteremo se scendere in campo se nella terna arbitrale ci siano componenti della stessa città o provincia della squadra che affronteremo e porteremo anche  sulle scrivanie federali queste nostre intenzioni.