E’ quota 100 tra le vittorie di classe al culmine della stagione automobilistica appena conclusa, che ha posto una volta di più in risalto le qualità tecniche dei piloti in forza al sodalizio rossazzurro coordinato da Max Lo Verde, a sua volta campione siciliano tra le Scuderie nella Velocità in salita per il settimo anno consecutivo. Sotto l’albero di Natale brillano doni preziosi, tra cui dieci titoli regionali nelle crono, due tra gli slalom, uno tra le Bicilindriche
Nessun accenno di vertigine, pur avendo raggiunto quota 100. La Scuderia Catania Corse rinchiude in soffitta a pochi giorni dal 2019 una memorabile stagione automobilistica, capace di consacrare una volta di più il talento e le qualità tecniche dei piloti in forza al sodalizio rossazzurro presieduto da Max Lo Verde e di riporre in bacheca, nel solo anno solare che sta per concludersi, ben 100 vittorie di classe, colte nel novero del Campionato siciliano, sia nel campo della Velocità in Salita, sia tra gli Slalom. A cui vanno sommate sette affermazioni assolute ed altri quattro allori speciali riservati alle Scuderie, in questo caso tre nelle Cronoscalate ed uno tra gli Slalom. Senza dimenticare come la Scuderia Catania Corse si sia pure laureata sodalizio campione siciliano Velocità in salita per il settimo anno consecutivo, dal 2012 ininterrottamente sino ad oggi, un record difficilmente eguagliabile in futuro.
Insomma, ancora un’annata ai vertici nell’Olimpo dei motori in Sicilia (ma non solo, considerati i successi colti anche in campo nazionale, di cui ci occuperemo più avanti) per la Catania Corse, sodalizio sostenuto, oltre che dal citato presidente Max Lo Verde, anche dall’impegno a 360° sui campi di gara del vice presidente Antonio Leonardi e del segretario Angelo Basile.
Tredici, complessivamente, i titoli siciliani portati alle falde dell’Etna dagli alfieri in livrea rossazzurra, dieci nella Velocità in Salita, due tra gli Slalom ed uno nel ‘Sicily Challenge’ riservato alle Bicilindriche, le vetturette 126 e 500 di Casa Fiat. L’ennesimo riconoscimento ad una carriera straordinaria non poteva prescindere dal “veterano” comisano Gianni Cassibba, ancora una volta campione regionale Velocità in salita nella classe E2SC 3000 e autore di prestazioni sportive in netto crescendo, prima al volante della “ritrovata” Osella PA 20S Bmw, nel finale di stagione con la più possente Osella PA 30 motorizzata Mugen finalmente testata in maniera proficua da Cassibba senior, dopo una serie di problematiche che ne avevano ritardato non poco la messa a punto.
In casa Cassibba, a Comiso, si festeggia comunque anche l’altro alloro siciliano conquistato con pieno merito dal più giovane Samuele Cassibba, nella classe E2SS 2000 (vetture Sport con telaio monoposto), peraltro protagonista di un’altra annata “top” anche nel Campionato italiano velocità montagna e nel Trofeo italiano velocità montagna Sud, con la fedele Tatuus F. Master Honda. Tra le altre vetture Sport schierate in salita dalla Catania Corse, in evidenza la Gloria C8P Suzuki condotta dal giovane ragusano (di Vittoria) Agostino Bonforte, “figlio d’arte”, il quale ha colto vari primati nelle gare del Civm e del Tivm Sud 2018 a cui ha partecipato (oltre che in quelle valevoli per il Regionale della specialità) laureandosi il migliore in classe E2SS 1600. Ad imitarlo anche l’esperto catanese (originario di Belpasso) Matteo D’Urso, particolarmente incisivo quest’anno nelle sfide tra i birilli negli Slalom e soprattutto nelle diverse cronoscalate in cui si è schierato, ottenendo il titolo di campione siciliano nella classe E2SC 1600 (Biposto), con la sua Radical SR4 Suzuki “ex” Domenico Cubeda.
Numerosi i riscontri anche tra le vetture Turismo, dove uno tra i piloti più determinati è apparso il siracusano (di Lentini) Adriano Scammacca, neo campione regionale nella classe Racing Start Plus 2000 e sempre più a suo agio al volante della Renault Clio Rs Cup con la quale ha cercato di contrastare auto più moderne e prestazionali, peraltro riuscendovi in pieno. Bene anche l’altro catanese “figlio d’arte” (di Trecastagni) Angelo Roberto Faro, il quale, da parte sua, è riuscito a coronare il sogno di cingersi con l’alloro siciliano nella classe E1 Italia 1600 Turbo, portando in gara la fedele Fiat Uno Turbo i.e. Evo da circa 400 cv, con la quale si è confrontato anche nel Civm e nel Tivm Sud 2018.
Un altro “driver” catanese apparso particolarmente veloce quest’anno è Salvo Monzone, abile a conquistare con la sua Citroen Saxo Vts il titolo siciliano nella Racing Start Plus 1600, classe tra le più “toste”, mentre il siracusano (di Sortino) Massimiliano “Max” Di Pietro ha capitalizzato gli sforzi profusi per rendere ulteriormente competitiva in salita la Renault 5 Gt Turbo da egli stesso preparata, con la quale ha vinto quest’anno il campionato siciliano per la classe 2000 del gruppo Produzione Evo. Gli ultimi due titoli regionali nella Velocità in Salita portano la firma, tra le Autostoriche, del comisano Franco Corallo e dell’altro sortinese Giuseppe Barbagallo. Il primo, pilota esperto quanto eclettico, ha saputo raccogliere quanto seminato in precedenza, ottenendo applausi al volante della sua ammirata Alfa Romeo Giulia Gta e soprattutto l’alloro siciliano nella classe I/Silhouette 2000 incastonata nel 3° Raggruppamento. Anche Giuseppe Barbagallo, da par suo, ha mandato in archivio una stagione agonistica assai appagante, alla guida della sua Renault 5 Gt Turbo, ottenendo a sua volta il titolo siciliano nella classe J1 per il gruppo A2000, nel 4° Raggruppamento Autostoriche.
Catania Corse sugli scudi anche tra gli Slalom, dove il veloce catanese Alfio Laudani ha portato a casa il sospirato alloro regionale nella classe S3 del gruppo Speciale, con la funambolica Fiat Panda preparata da Coppola Motori mentre il messinese Silvestro Fucile si è rivelato, al culmine di una stagione particolarmente intensa, il migliore nella classe S4, sempre per il gruppo Speciale, su Peugeot 205 Rallye. L’altro catanese Pippo Marino ha infine conquistato per la Catania Corse il tredicesimo titolo individuale di campione siciliano, questa volta nel trofeo “Sicily Challenge”, riservato alle Bicilindriche, con la piccola ma “pepata” Fiat 500, in una classe di appartenenza anch’essa particolarmente tosta ed agguerrita.