Riceviamo e pubblichiamo:
Preg.me Istituzioni e Spett.le Gestore,
apprendiamo con stupore dai media che parte dei cittadini di Favara avrebbero chiesto l’intervento di autorevole altra Associazione dei Consumatori per eliminare la disparità di pagamento delle bollette idriche tramite l’istallazione dei contatori idrometrici per tutti i residenti nel Comune di Favara. Situazione quest’ultima che alla scrivente, ma anche alle altre associazioni dei consumatori che hanno il proprio sportello nel Comune di Favara, appare strana in quanto i cittadini dello stesso Comune si iscrivono alle nostre associazioni segnalandoci i disservizi nella gestione del servizio idrico. In particolare i turni lunghi nella distribuzione dell’acqua, il depuratore di c.da ESA che risulta essere posto sottosequestro perché non adeguato alla normativa vigente sulle acque reflue e pertanto genera sia un danno ambientale che civile, per il quale, paradosso, proprio i cittadini pagano la tariffa sulla depurazione non per ricevere un beneficio ma un danno. Ma ancora, nonostante la regolarità nei pagamenti degli stessi utenti, ricevono dal Gestore nuovi contratti da stipulare con la minaccia della sospensione del servizio idrico, nonostante secondo il codice civile all’art. 2597: “Chi esercita un’impresa [2082] in condizione di monopolio legale ha l’obbligo di contrattare [2932] con chiunque richieda le prestazioni che formano oggetto dell’impresa, osservando la parità di trattamento [1679, 1680]”. Nonostante sia già in essere un contratto di somministrazione stipulato, anzi tempo, con il Comune e nonostante la trasformazione della tariffa da forfait a consumo sia proprio uno degli obblighi convenzionali del Gestore e per il quale nessuno può impedire l’istallazione del misuratore in condizioni di UNA SANA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO.
Proprio sulla non migliorata gestione del servizio idrico, che si fondano le rimostranze dei cittadini del Comune di Favara nei confronti dell’istallazione dei misuratori idrometrici, alle quali Codeste Istituzioni devono venire incontro per il tramite della gestione del servizio idrico. Come?
Semplice, occorre verificare con il Gestore se sono stati rispettati gli impegni presi in data 16/03/2016, nel corso della riunione con il Sindaco di Favara pro-tempore ed i rappresentanti dell’allora ATO IDRICO Ag9, che qualcuno oggi ha dimenticato, dove il Gestore garantiva l’installazione di una valvola di sfiato in tutti i misuratori idrometrici atta a evitare che venisse conteggiata, nella rilevazione del consumo idrico anche il passaggio dell’aria presente nelle condutture per la mancata somministrazione h 24 del prezioso liquido. Motivo per il quale l’allora Sindaco Manganella aveva emanato l’ordinanza di “blocco” dell’istallazione dei contatori, per evitare questioni di ordine pubblico, poi revocata proprio in virtù di tale accordo.
Se ciò non è avvenuto, se la somministrazione h 24 non è attuabile, se l’aria continua ad essere presente nelle condutture e ad essere rilevata dai contatori, considerata l’anomala ed eccezionale somministrazione idrica, non imputabile soggettivamente a nessuno, occorre applicare anche a chi ha già avuto istallato il contatore la tariffa a forfait (magari rimodulata a scaglioni secondo la composizione del nucleo familiare e/o la destinazione dell’utenza stessa, per riequilibrarne il costo oggi abbastanza sostenuto), per evitare che a trarne “PROFITTO”, dalla tariffa a consumo, sia solo il Gestore, che nemmeno quest’ultimo, siamo sicuri, anche qui il paradosso, vuole e/o neanche può avere, ma avrà! Occorre, nel contempo, continuare pacificamente ad istallare i misuratori in modo che una volta risolte le criticità in discorso, si possa finalmente pagare correttamente l’acqua secondo il reale consumo.