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Intitolata a Calogero Marrone una via a Varese

Da Favara a Varese per assistere e “partecipare” attivamente a dei momenti che mi hanno profondamente emozionato,  confermando che la scelta di aver costituito – unitamente ad un gruppo di amici, alle organizzazioni sindacali più importanti, quali CGIL, CISL, UIL, Acli e all’ARCI – ad un’associazione intitolata ad un grande Eroe, ad un figlio della Favara che amo, ad un uomo straordinario, buono, altruista, generoso, sprezzante della propria vita è stata giusta e doverosa.

Parlo, ovviamente, dell’Istituto Studi e Ricerca e di Calogero Marrone e, quindi, appunto dello “Istituto Studi e Ricerca Calogero Marrone”, sorto a Favara, pochi mesi fa, per perpetuare la memoria di questo uomo ” Giusto tra le Nazioni”, benemerenza concessagli dallo Stato di Israele per aver salvato la vita a centinaia di Ebrei. Ed anche a tantissimi antifascisti.

Ma torniamo a quello, a cui ho piacevolmente assistito venerdì e sabato scorsi.

Un’ora dopo essere atterrato a Malpensa, mi trovavo già al Teatro Cooperativa Belforte di Varese dove la Compagnia  Duse ha allestito lo spettacolo “Marrone, un eroe dimenticato”.

Ho visto in scena, quello che avevo già letto nell’esaustivo libro di Franco Giannantoni e Ibio Paolucci “Un eroe dimenticato”.  

Una sceneggiatura che condensava le fatiche dei due storici, con interpreti che davano l’esatta sensazione di assistere in diretta, non ad uno spettacolo, ma alla narrazione della vita di Calogero Marrone.

Bravi, coinvolgenti, speciali, eccellenti tutti gli artisti, sotto l’abile regia di Silvia Sartori, alla quale ho chiesto di poter rappresentare il testo anche a Favara, Cittá Natale del nostro

” Perlasca”.

La Sartori mi ha preso in parola. Molto probabilmente, in primavera, la sala San Francesco potrebbe ospitare lo spettacolo.

Prima di andare via, la presidente della sezione varesina dell’ANPI, nonché vice presidente del nostro Istituto, Margherita Giromini, mi ha invitato a portare il saluto dell’ Associazione, compito che ho assolto con molto piacere.

La cerimonia di intitolazione della “Via Calogero Marrone”, una importante arteria cittadina, in località Gasbeno, alla presenza di un numeroso pubblico, si è invece, tenuta Sabato mattina.

Presenti, dicevamo, molti cittadini varesini e tanti… favaresi

(Angelo, Carmelo e Gina Russello, Antonio Vaccaro, Angelo Percontra e moglie, Vito Patti e moglie, Lillo Casà, Angela e Melina Alongi, Giuseppe e Francesco Caramazza con le rispettive fidanzate).  Presente, ovviamente, il consigliere comunale di Varese Giuseppe Pullara, protagonista della proposta di intitolazione di una via al nostro concittadino.

Una folta presenza di nipoti dell’ex capo ufficio anagrafe ha  reso, ancora più toccante la manifestazione : Daniela e Loredana Marrone, figlie di Salvatore, Fulvio Marrone, figlio di Domenico, Margherita Gumier, figlia di Filippa, Anna Meinardi, figlia di Brigida e la signora Magda, moglie di secondo letto di Domenico, fratello di Calogero.

Presenti ancora assessori e consiglieri comunali di Varese.

La cerimonia di intitolazione della Via è stata aperta dal coro Rebedue che ha intonato ” Bella Ciao ” e dagli interventi del Sindaco di Varese, Davide Galimberti, della presidente dell’ANPI, Margherita Giromini,  dell’assessore provinciale, Luca Paris, del prefetto, Giorgio Zanzi.

Il sottoscritto ha tenuto una relazione su ” Calogero Marrone, figlio di Favara e Varese”, modestamente, molto apprezzata dai presenti e dalle autorità.

Alla fine del mio discorso ho proposto un gemellaggio tra i due Comuni di Varese e Favara, che ha trovato l’approvazione del Sindaco e dei parenti di Marrone.

Dal Comune di Favara ci aspettiamo ora due risposte: l’intitolazione di una Via degna della storia dell’Eroe Marrone e la realizzazione  del gemellaggio.