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Intervista parte terza : Fabrizio Tinaglia ci parla un po’ di neuroscienze

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Fabrizio Tinaglia , membro di un’antica famiglia con lontane origini toscane, ha rilasciato in esclusiva a noi di Favaraweb la terza, dobbiamo dire anche molto attesa, intervista.

Dopo le prime due interviste, che a molti son piaciute tantissimo, continua quindi la nostra discussione estiva con il filosofo ed esperto di neuroscienze Fabrizio Tinaglia .
Il nostro illustre concittadino Tinaglia ha il privilegio di far parte del gruppo ristretto di studiosi di alto livello che possono vantare tra le loro opere libri adottati anche all’estero, per esempio in America da parte di alcune importanti università quindi anche istituti di ricerca di altissimo livello sempre tra i primi posti in classifica nel mondo come livello scientifico .
Per questo ed altri motivi Tinaglia ha ricevuto molti complimenti da parte di importanti studiosi ma anche da parte di gente comune.
In questa terza intervista cercheremo di capire altri dettagli riguardo ai suoi studi ed alle sue ricerche scientifiche ed anche filosofiche.
Cominciamo con il parlare delle ricerche attuali che sta seguendo.

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“Le neuroscienze cognitive stanno entrando sempre più nell’ambiente
pedagogico e didattico fornendo allo studioso e all’insegnante di
scuola nozioni precise per la comprensione dell’apprendimento e del
modo per renderlo anche più efficace. Bisogna partire anche da questi studi per realizzare una buona educazione a scuola e non solo. Concetti come neuroni, neurotrasmettitori, materia grigia eccetera stanno per entrare sempre più anche in contesti educativi, quindi bisogna capirne anche i dettagli e non solo i nomi così in generale.
All’estero per esempio alcuni istituti di ricerca hanno approfondito alcuni studi sul cervello e sulla mente umana che mi interessano moltissimo, è questo il mio campo, così per tenermi informato leggo anche le riviste scientifiche straniere.
Alcuni autori degli articoli sono conosciuti nell’ambiente e sono scienziati e filosofi di fama mondiale.
Sono studi interessanti , spesso molto difficili. Bisogna avere una buona preparazione di base scientifica per addentrarsi in questi studi nel modo migliore. Le basi sono importanti per capire poi i concetti più profondi. Partire quindi dalle basi elementari è molto importante per poi in seguito costruire il proprio sapere con concetti sempre più tecnici e difficili. Il binomio mente e cervello in definitiva bisogna capirlo dalle basi per raggiungere poi i gradi più elevati. Ecco le indicazioni. Tanti filosofi e scienziati concordano su questi punti.
Non c’è altra soluzione per il vero sapere.
Continuando sull’argomento possiamo dire che in questi studi di neuroscienze incontro spesso molti termini tecnici che bisogna conoscere in dettaglio. Un concetto può anche sfuggire nel significato vero se non si conosce la giusta terminologia scientifica. Il linguaggio quindi è molto importante, è infatti anche il veicolo del sapere scientifico e filosofico. Seguo quindi anche le riviste scientifiche estere perchè così facendo mi rendo conto del livello scientifico raggiunto dalle altre nazioni e dai singoli studiosi.
Nel campo delle neuroscienze non esistono cose facili, anche dopo mesi di studio spesso si è capito pochissimo di nuovo in termini scientifici. Bisogna infatti dedicarsi per molti anni a questi studi ed a queste ricerche per capire qualche passaggio scientifico in più. Ci sono concetti scientifici molto importanti collegati con altri concetti scientifici importanti e trovare il collegamento giusto tra le cose non è per niente semplice. Spesso la relazione tra le cose sfugge all’inizio, con ulteriori studi poi si verifica in parte. Queste riviste aiutano a capire alcune cose insieme alla lettura dei libri scientifici, naturalmente. In definitiva mi tengo aggiornato sulle scienze in generale. Mi interesso di scienze però non tralascio mai la filosofia.”
Può spiegarci meglio, con parole semplici ed in dettaglio, l’importanza di questi studi?

“Gli studi che seguo comprendono anche il rapporto tra tecnologie della conoscenza e la plasticità cerebrale. Cervello e mente, dai singoli neuroni al pensiero passando per il linguaggio. In sintesi naturalmente.
Questi studi mi hanno sempre attirato moltissimo, ho letto tanti libri sull’argomento ed ho capito tante cose. Spesso ho studiato fino a tarda sera , semplicemente perché volevo completare di leggere un libro o solo un paragrafo di un trattato scientifico che avevo iniziato.
Il cervello umano è l’organo più misterioso e più complesso del nostro corpo, subisce variazioni durante la maturazione e l’infanzia ed è molto sensibile agli stimoli esterni. Queste alcune tra le tante cose naturalmente. Gli studi procedono bene nel mondo ma tanto ancora c’è da fare per capire a fondo alcune caratteristiche.
Il cervello dei bambini in particolare è affidato alle cure dei genitori fin dalla nascita e così il bambino diventerà un uomo completo se il lavoro educativo in famiglia e non solo sarà fatto nel modo migliore.
Altri fattori infatti intervengono sullo sviluppo del cervello e della mente. L’insegnante a scuola poi completerà in parte il lavoro educativo iniziato in famiglia. C’è un lavoro educativo in comune ed in pratica tra famiglia e scuola ed è anche per questo motivo che la scuola deve collaborare con la famiglia e la famiglia con la scuola.
Alla fine tutto è collegato. C’è tanta letteratura scientifica su questi argomenti, noi qui per comodità parliamo dell’essenziale ed in sintesi.
La memoria, da alcuni punti di vista, è sempre la principale tra le alte funzioni del cervello umano, quindi con attenzione bisogna coltivarla nel modo giusto, memorizzare infatti è un processo anche selettivo e quindi addestrare il cervello e la mente con le giuste nozioni fin dall’infanzia è di fondamentale importanza. Non voglio entrare nei dettagli. Gli studi sulla memoria coinvolgono anche altri studi.
Quindi è importantissimo educare bene fin dall’infanzia , con metodi didattici ben specifici, perché i vantaggi non sono solo per il singolo individuo ma anche per l’intera umanità. Gli studiosi sono d’accordo.
Qui la scienza si trova d’accordo naturalmente con la filosofia.
Anche per questo motivo non esiste per me la distinzione tra scienza e filosofia. Entrambe lavorano spesso nella stessa direzione.
I concetti naturalmente sono più in dettaglio nei libri.
Sono concetti un po’ difficili ma utili al genere umano in generale.”
Ringraziamo ancora una volta Fabrizio Tinaglia per la nuova intervista che ci ha concesso e salutiamo quindi i tanti lettori che ci seguono con molta attenzione.