Dopo le precedenti interviste, le quali sono state molto apprezzate , oggi abbiamo deciso di contattare Fabrizio Tinaglia per una nuova intervista.
Il nostro giornale Favaraweb è lieto di ospitare tra le sue pagine online il contributo significativo del nostro illustre concittadino Tinaglia.
Abbiamo deciso quindi di approfondire alcune ricerche e divulgare in generale alcuni studi che sta seguendo , sempre però con un collegamento tra discipline diverse ed inoltre tra filosofia, pedagogia e neuroscienze.
Certamente concetti anche attuali di letteratura scientifica.
“Partendo dalla nascita del bambino possiamo affermare che in quel momento comincia la sua educazione ,prima in famiglia e poi a scuola. Alla base di tutta la vita futura dei figli, che dovranno crescere e studiare, c’è il lavoro dei genitori che hanno il compito di formare, in una parola, la personalità dei propri figli nell’infanzia.
Parlando di un bambino per esempio possiamo dire tante cose ma in sintesi è importantissimo il metodo come si educa fin da piccolissimo, come ci si rapporta ad esso, con quali parole e dimostrando affetto.
Al bambino bisogna parlargli spesso, fargli capire le cose e cercare di essere suo amico anche per conquistare la sua fiducia, fiducia che avrà in seguito anche nella vita e con gli altri individui.
Ho letto molti studi di scienziati che lavorano negli Stati Uniti D’America e devo dire che alcune cose le conoscevo, altre cose invece non le conoscevo e quindi le ho approfondite leggendo riviste online.
All’estero ci sono molti ricercatori italiani che svolgono in modo perfetto il loro lavoro e quindi sono un orgoglio per noi.
Si occupano anche di pedagogia e neuroscienze. Ci sono studi avanzati.
Quello che cerco di capire sempre meglio, l’ho detto anche in altre interviste, è lo studio del cervello umano in generale e nella sua totalità , capire come funziona effettivamente nei dettagli, come sono integrati tra loro i vari circuiti cerebrali, da quali cellule nasce il pensiero , dove risiedono le facoltà mentali superiori come l’intelligenza , il pensiero stesso eccetera. La nostra educazione dipende anche dalle potenzialità del nostro cervello. Inoltre lo sviluppo del cervello è guidato anche dai nostri geni. Oggi tutto questo rappresenta una sfida per tutti gli scienziati e i filosofi che si occupano di questo tipo di studi in tutto il mondo”.
Il suo Pensiero Primario NPT parla anche di questi studi, quindi ricerche e studi oggi molto di attualità nel mondo filosofico e scientifico contemporaneo.
Per quanto riguarda i computer cosa può dirci in sintesi?
“I computer, è stato detto spesso, sono una tecnologia da sfruttare anche per un apprendimento facile ed efficace, inoltre è un metodo educativo che non potevano avere gli studenti del passato, quindi gli studenti di oggi sono avvantaggiati e lo devono usare nel bene.
In questo periodo la didattica a distanza è di attualità, tutti noi lo sappiamo molto bene. Ma in generale possiamo dire che a scuola, per esempio, introdurre sempre più queste nuove tecnologie è molto importante, l’apprendimento sarà potenziato nel modo migliore ed i risultati saranno migliori. Capire anche l’informatica in generale.
Ad esempio alcune biblioteche molto importanti e che si trovano molto lontane da noi , sparse per il mondo, potranno essere consultate da casa semplicemente con un computer. Tutto questo all’inizio del novecento per esempio era impossibile ed oggi sembra magia.
Inoltre con il computer , grazie a certi programmi, viene simulato anche il cervello umano ed in particolare alcune sue funzioni specifiche e quindi la tecnologia ci aiuta a capire sempre più anche il nostro cervello e di conseguenza anche la nostra mente.
La pedagogia, e la scienza in genere , troverà un alleato valido ed efficace nei computer e nei telefonini o in altre tecnologie attuali, anche perché i diversi dispositivi digitali e le diverse procedure online sono tutte cose familiari ai giovani d’oggi.
Computer e società, computer e scuola.
Il computer in definitiva si deve usare bene, solo così l’umanità potrà trarne vantaggio”.
Ringraziamo ancora una volta Fabrizio Tinaglia per la nuova intervista che ci ha concesso. Grazie.