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Intervista parte quinta: Fabrizio Tinaglia ci parla ancora un po’ del suo libro su Leonardo Da Vinci e Maria Montessori

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Abbiamo deciso di contattare Fabrizio Tinaglia per una nuova intervista ed abbiamo deciso quindi di riportare in questo scritto altre idee riguardo al nuovo libro che ha da poco terminato di scrivere.

Il Tinaglia infatti, come sappiamo, ha svolto delle nuove ricerche su Leonardo Da Vinci e su Maria Montessori che faranno luce ancora di più su questi due grandi personaggi storici italiani.

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“La vita di Leonardo Da Vinci è un po’ come la storia dell’Universo cioè ne conosciamo solo una piccolissima parte.
Possiamo ancora una volta partire da lontano per parlare del grande genio fiorentino.
Ci sono studi approfonditi anche sull’infanzia di Leonardo Da Vinci.
Per esempio si è notato che il periodo dell’infanzia è stato molto sereno per lui, per certi versi. Da alcune ricerche risulta che Leonardo è cresciuto in un ambiente molto sereno dove l’affetto non mancava ed il padre, anche se molto preso dal suo lavoro e dai suoi interessi, dedicava molto tempo al figlio Leonardo, giocando spesso con lui.
Proprio passando molto tempo con il figlio si accorse che il piccolo Leonardo era molto bravo su alcune cose e disegnava molto bene, era insomma un talento precoce, da coltivare.
Solo qualche accenno su altri studi. L’argomento è troppo vasto.
Tutti noi sappiamo che in seguito il genio fiorentino studiò l’anatomia umana ed animale in generale , però c’è anche da dire che alcune ricerche dettagliate suggeriscono che lo studio del cervello umano attirò in modo particolare Leonardo Da Vinci.
Quindi lavoro manuale e teorico. Teoria e pratica.
Il genio fiorentino è stato insomma anche un precursore nel campo delle neuroscienze. Studi molto difficili anche all’epoca.
Tramite i disegni realizzati rappresentò esattamente la forma della testa umana. Questi disegni sono stati molto utili anche per studi successivi perché Leonardo Da Vinci li guardava spesso, come un atlante da consultare ogni volta che si vuole.
Controllava i lavori, i disegni, quindi così facendo ripassava i suoi
studi in continuazione e così ogni volta che riguardava i suoi stessi
disegni gli venivano in mente nuove ipotesi e nuove idee per
approfondire e capire sempre più quello che stava studiando.

Leonardo Da Vinci e Maria Montessori hanno privilegiato anche il lavoro manuale per l’educazione. Sapere e saper fare.
Nella scuola di oggi si deve tenere conto dell’importanza del lavoro manuale, affiancato naturalmente alle lezioni orali.
Capire il metodo, metterlo poi in pratica”.

Dopo aver accennato a Leonardo Da Vinci cosa può dirci su Maria Montessori ed il suo Metodo?

“Maria Montessori è stata una grande donna ed una grande pedagogista. Spesso abbiamo parlato di lei. Capire il suo Metodo è davvero importante, grandi personaggi attualmente in carriera si sono formati con questo metodo educativo.
Questo metodo educativo ormai è famoso in tutto il mondo.
L’insegnante della scuola che utilizza il Metodo Montessori è un educatore che stimola gli allievi, che li orienta e soprattutto permette agli allievi di apprendere senza fretta, rispettando sempre i tempi e i ritmi individuali , cioè le variabili e le differenze che caratterizzano ogni alunno.
Ancora , in generale, sul Metodo Montessori possiamo dire tante cose. Per la grande pedagogista il bambino è un essere completo e va incoraggiato nell’esprimere la sua natura e la sua volontà. Il bambino deve seguire il proprio istinto e bisogna educarlo alla libertà da cui scaturirà anche la disciplina. Naturalmente altri dettagli sono presenti in questo metodo educativo. L’ambiente a scuola deve essere a misura di bambino con materiali didattici adatti.
Educare il bambino nella sua totalità è importantissimo, solo così si raggiungerà il vero equilibrio”.

Ringraziamo ancora una volta Fabrizio Tinaglia per la nuova intervista che ci ha concesso.