Il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, continua la sua battaglia per contrastare l’erosione marina che minaccia la fascia costiera della città, in particolare l’area del Viale delle Dune, uno dei luoghi più iconici di San Leone. Dopo aver partecipato ieri a un tavolo tecnico presieduto dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giusy Savarino, il sindaco, questa mattina, ha effettuato un sopralluogo nella zona interessata. Al suo fianco era presente Claudio Lombardo, coordinatore dell’associazione ambientalista Mareamico, da sempre in prima linea nella difesa del litorale agrigentino. Miccichè ha ribadito l’urgenza di intervenire, dichiarando: “Ho sempre attenzionato e segnalato quanto accade a San Leone, ma purtroppo il mare spesso è più veloce di noi esseri umani. Ieri si è svolto un tavolo tecnico in assessorato e ringrazio ancora il presidente Schifani e l’assessore Savarino. Sono previsti due interventi: uno nell’immediato e un altro che richiede una progettazione adeguata, con l’aiuto di esperti in correnti marine, per evitare che questo fenomeno possa proseguire e distruggere un patrimonio ambientale meraviglioso”.
Anche Claudio Lombardo ha espresso gratitudine verso le istituzioni per la tempestiva attenzione riservata al problema: “Ringrazio il neo assessore al Territorio e Ambiente, l’agrigentina Giusy Savarino, che dopo 24 ore ha raccolto il nostro grido d’allarme. L’erosione costiera aggredisce attualmente tutta la costa sud-occidentale della Sicilia. Bisogna immediatamente deporre altre pietre per salvare il salvabile di quello che resta del boschetto del Viale delle Dune. Occorre progettare barriere da posizionare a largo al fine di ridurre la forza del mare. Ringrazio il sindaco Miccichè per avermi coinvolto in questa operazione, perché solo in sinergia sarà possibile scongiurare il disastro”.
L’impegno di amministrazione e associazioni ambientaliste è ora concentrato su un duplice fronte: un intervento immediato per fermare i danni già visibili e un progetto a lungo termine che possa stabilizzare il litorale e prevenire ulteriori problemi. Un lavoro sinergico che rappresenta l’ultima speranza per salvare una parte essenziale del patrimonio naturale di Agrigento.