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Il “metodo Girgenti Acque” distrugge la viabilità di Favara

pegasoPANIFICIO CANNATELLO

Alle cause naturali dovute alle piogge, all’usura e forse anche alla pessima collocazione del manto stradale, che provocano profonde ferite al nostro sistema viario con buche pericolose, come quella che segnaliamo davanti al Poliambulatorio di Favara (vedi foto),

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che sono estremamente pericolose per i nostri giovani che girano in motorino, ma anche per le nostre auto alle quali provocano danni a tutto l’assetto meccanico e di carrozzeria, e che difficilmente saranno dimostrabili in quanto i danni si accumulano lentamente e col tempo, a queste, dicevamo, si aggiunge il comportamento di Girgenti Acque, la quale, forse, pensando di aver già dato diversamente, lascia le nostre strade ricoperte di solo calcestruzzo, dopo mesi di avere tenuto gli scavi, per propri interventi, a cielo aperto.

E, bontà sua, quando si decide, colmarli con terriccio e, a tempo perso, infine ricoprire il tutto solo con calcestruzzo, senza nemmeno l’ombra di un grammo di asfalto. Tutto ciò nel totale disinteresse e incuria dei nostri Amministratori, degli Uffici preposti, e di quanti prima dedicavano, giustamente, pagine e pagine per ogni pur minima disfunzione e che invece adesso non vedono, non sentono e non parlano, magari per parentele, per omertà, per scambio di favori, per sbadataggine e non so per quanti altri motivi possibili e inimmaginabili.

Certo è che, nonostante le ripetute segnalazioni, non interviene nessuno e men che meno Girgenti Acque, che ne ha l’obbligo, evidente segnale che si sente protetta e inattaccabile da chiunque sia preposto al rispetto della legittimità e della legalità, considerato anche che, con estrema arroganza, lascia il nostro territorio così come dopo un bombardamento.

“La calunnia è un venticello, un’auretta assai gentile che insensibile, sottile, leggermente, dolcemente incomincia a sussurrar. Piano piano, terra terra, sottovoce, sibilando, va scorrendo, va ronzando; nelle orecchie della gente s’introduce destramente e le teste ed i cervelli fa stordire e fa gonfiar. Dalla bocca fuori uscendo lo schiamazzo va crescendo prende forza a poco a poco, vola già di loco in loco; sembra il tuono, la tempesta che nel sen della foresta va fischiando, brontolando e ti fa d’orror gelar.” (così nel Barbiere di Siviglia).

Si, proprio così, tutti sussurrano di assunzioni di mariti, di fratelli, a dispetto delle stelle, dell’onestà-onestà, della novità, dell’essere diversi, e del metteteci alla prova. Si tutti sussurrano nella speranza che qualcuno lo dica pubblicamente. Intanto, ovviamente, il venticello, che soffia leggero ma impietoso e ininterrotto, fa sapere a tutti le cose che avvengono nel sottobosco, ma che però nessuno osa dire pubblicamente.

Caltaqua, Girgenti Acque e quanto altro sono società a capitale privato, che però, non lavorano col metodo concorrenziale della qualità del prodotto offerto, ma con tutt’altri metodi, confidando sempre nel tacito silenzio di chi dovrebbe sovrintendere.

Ovviamente per riportare queste società a far rispettare i contratti, che già di suo nascono capestro, proprio perché non concorrenziali, ma concordatari, in funzione del “do ut des”(?) è difficilissimo visto che tutti ci giriamo dall’altra parte.

Chissà se facendo intervenire le tv nazionali, queste riusciranno a smuovere le acque stagnanti, in considerazione del fatto che si sbatte in faccia la notizia e che nessuno può più far finta di non vedere, non sentire, non parlare?!