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I lavoratori Asu del Comune di Favara aderiscono allo sciopero generale. Per tre giorni incroceranno le braccia

Anche i 51 lavoratori Asu (Attività Socialmente Utili) in servizio al Comune di Favara aderiscono allo sciopero regionale indetto dalle organizzazioni sindacali in cui si riconoscono (ALE, CONFINTESA, SINALP, CUB e ALBA). Da domani e fino a giovedì incroceranno le braccia.

L’azione di lotta viene intrapresa perdurando le motivazioni dello stato di agitazione indetto lo scorso 26 gennaio, che sono:

1) sistemi di pagamenti degli assegni d’utilizzazione insicuri e non puntuali da parte dell’assessorato al lavoro;

2) mancata applicazione delle norme vigenti da parte dell’assessorato al lavoro;

3) mancata stabilizzazione, come prevista da superiori norme vigenti.

Alla prima azione di sciopero generale regionale aderiscono lavoratori ASU di Enti Locali, Aziende Sanitarie, Ospedali, Enti del Privato Sociale.

In una lunga nota i sindacati criticano il governo Musumeci che avrebbe messo da parte gli ASU.

“Gli emendamenti presentati, anche e soprattutto dalla stessa coalizione di maggioranza, qualora esistesse – scrivono -, sono stati stralciati prima d’arrivare in aula. Norme che avrebbero completato l’iter legislativo della legge 8/2017, portando i lavoratori alla stabilizzazione. Soprattutto norme che avrebbero lasciato i saldi di finanza pubblica invariati”.

La stabilizzazione è attesa da 22 anni da una platea di 5 mila famiglie e darebbe loro serenità psicologica e stabilità economica. L’azione di lotta viene annunciata nel momento in cui sono venuti meno tutti i tentativi per arrivare ad una soluzione. Ovviamente, tutti gli enti che utilizzano gli Asu in Sicilia per tre giorni perderanno una manodopera che, negli anni, ha maturato professionalità e competenza. La loro assenza sicuramente si farà sentire inceppando i gangli della burocrazia.