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Grande partecipazione ad Agrigento: pienone per “la cultura che diverte” proposta dal Kaos Festival 2017

 

 

Agrigento ha risposto. Oltre ogni immaginazione, nel week end del 9 e 10 dicembre, la città si è lasciata coinvolgere dal fermento culturale del Kaos Festival.

Un impegno in salita, una pedalata in tandem per arrivare in cima, condivisa da Alfredo Prado e Peppe Zambito. Il primo direttore dell’Accademia di Belle Arti Michelangelo, che ha aperto i suoi locali e ospitato l’impresa, l’altro il direttore artistico. Entrambi soddisfatti e piacevolmente sopresi. “Una bella scommessa, siamo convinti che con la cultura si possa creare lavoro e interesse – spiega Peppe Zambito – il festival non organizza solo una fiera editoriale per certi versi spettacolare, ma prova la nostra tesi: il territorio si deve saper raccontare, per questo noi portiamo parole, libri, per noi significa migliorare un tessuto urbano, dargli strumenti per spiegare le proprie eccellenze, per comunicarle al meglio”.

Corridoi trasformati in sale espositive, tavoli coperti da libri, sale occupate da presentazioni e proiezioni. Letture e degustazioni di dolci e vino locale. Cosa ne pensa il direttore dell’Accademia Alfredo Prado di quest’invasione?

“Noi in Accademia facciamo questo – dice Alfredo Prado – cultura, arte, Kaos Festival è un impegno che fa parte del nostro dna, io mi auguro di vedere sempre più ragazzi e ragazze a queste manifestazioni. Questa istituzione scolastica nasce per questo, lasciare il testimone, affidarlo ai nostri studenti, prepararli ad affrontare il futuro con un punto di vista nuovo, che sia creativo, che sappia cogliere la bellezza come opportunità a cominciare da qui, dalla loro città”.

Molti i nomi che si sono avvicendati sul palco del festival, arrivati da più parti della Sicilia e d’Italia per un appuntamento che, edizione dopo edizione, grazie a un manipoli di operatori e appassionati – che da anni animano, organizzano, immaginano, trascinano curiosi, spettatori, lettori – si attesta come un’avventura imperdibile, una specie di stato dell’arte del comparto editoriale isolano.

Molti i premi assegnati: Premio “Rita Atria”: ad Angelo Sicilia per I pupi antimafia e all’Associazione culturale Gammazita di Catania. Premio speciale Kaos 150° Pirandello a Felice Cavallaro, Gaetano Aronica, Francesco Bellomo, Gianfranco Jannuzzo, Enzo Alessi e a Antonella Morreale. Premio “Salvatore Coppola” a Ezio Noto. Premio “Identità siciliana” a Nicolò D’Alessandro, Giacomo Pilati e Andrea Bartoli. Il premio gesti e parole di legalità è andato a Giacomo Cacciatore e al Comune di Joppolo Giancaxio. Il Premio “Alessio Passalacqua” alla poetessa Giuseppina Mira.

Il Kaos, festival dell’editoria, della legalità e dell’identità siciliana, infatti ha la caratteristica di essere conviviale, ovvero, pur coinvolgendo personalità vira su un intrattenimento leggero, come scriveva Italo Calvino, planando dall’alto su questioni serie, a tratti commoventi, sempre attuali “per noi la cultura deve e può divertire” sottolinea Zambito. Ne è prova la vittoria di Alessandro Savona, primo classificato per il premio narrativa, che con Ci sono io, parla di affido e nuove famiglie. La giuria, presieduta dal giornalista e scrittore Michele Gambino, è composta da Enza Pecorelli, Giuseppe Mallia, Patrizia Iacono e Stella Vella.

La seconda giornata si è aperta con un interessante dibattito sulle facce dell’editoria che ha visto la partecipazione, fra gli altri, di Egidio Terrana, Jim Tatano, Arturo Cantella, Francesco Pira e Antonio Liotta.

Due i pomeriggi dedicato a donne e letteratura, intitolati: Scrittura sostantivo femminile.

Altri premi sono stati assegnati dalla giuria popolare che ha votato in diretta attraverso un sms.

Ad aggiudicarsi il premio di poesia Cetta Brancato, mentre a Maria Concetta de Marco è stato conferito il primo premio sui racconti.

Kaos è possibile anche grazie al contributo organizzativo di Angela Indelicato e di un gruppo di appassionati sostenitori fra cui Giuseppe Di Nolfo e Giuseppe Dimora.

Da sottolineare le letture dal vivo di Annagrazia Montalbano, le incursioni musicali di Piera Lo Leggio, del Trio Mediterraneo (Paolo e Rosa Alongi e Luce Palumbo e di Sara Chianetta e Juan Pablo Orrego.