Il dirigente di Fratelli d’Italia, Gerlando Piparo, interviene sulla vicenda del poliziotto indagato, dalla Procura di Agrigento, per abuso di mezzi di correzione ed afferma: “In qualità di Responsabile Provinciale di Fratelli d’Italia per i rapporti con le Forze dell’Ordine, Legalità, Sicurezza ed Immigrazione , esprimo la massima vicinanza e la mia piena solidarietà al poliziotto della Questura di Agrigento, indagato per abuso di mezzi di correzione e sottoposto ad un vero e proprio linciaggio mediatico.
Per un’equa valutazione della vicenda, non si può non tenere conto dello sforzo compiuto quotidianamente dalle forze di polizia, impegnate nel controllo delle strutture di accoglienza e chiamate spesso a fronteggiare situazioni al limite, tra turni snervanti e rischio covid-19, metteno a repentaglio la loro stessa vita.
Come non si può, altresì, sorvolare che buona parte dei migranti ospiti nei vari centri di accoglienza, non sono certo dei stinchi di santo o dei turisti venuti in vacanza, come qualcuno nei giorni scorsi ha equivocato, ma sono persone poco raccomandabili, spesso già conosciuti dalle forze dell’ordine, capaci di mettere in atto azioni di guerriglia, come è avvenuto nelle scorse settimane al centro di accoglienza di Viale Cannatello, al Villaggio Mosè, dove quarantuno tunisini hanno pensato bene di assaltare, a colpi di bastone, gli agenti posti a presidio della struttura, per poi fuggire dal centro stesso, o come è avvenuto due giorni addietro al centro di accoglienza ex Villa Sikania di Siculiana, dove un operatore di polizia che stava cercando di fermare un immigrato tunisino fuggito, è stato selvaggiamente aggredito, subendo una grave frattura (a lui un augurio di pronta guarigione).
Scusate, ma qui qualcuno sta cercando di stravolgere la realtà, facendo ipocritamente passare un messaggio aberrante per il quale i cattivi sono i nostri ragazzi in divisa, uomini che hanno giurato fedeltà e che servono la Patria, piuttosto che coloro che sbarcano clandestinamente sulle nostre coste, violando i nostri confini e le nostre leggi, che si fanno beffa dei nostri poliziotti che, è bene ricordarlo a qualcuno, nell’adempimento del loro dovere rappresentano lo Stato italiano.
Chiediamo un ispezione regionale, controlli sanitari dell’ ASP di Agrigento e l’intervento della Prefettura per verificare se i locali destinati all’accoglienza e/o alla quarantena dei migranti in provincia di Agrigento sono idonei dal punto di vista igienico-sanitario e se rispettano tutti i parametri di sicurezza e prevuste dalla normativa nazionale vigente”.