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Francesco Nobile: a Cavalluna con la Sicilia nel cuore

pegasoPANIFICIO CANNATELLO

Riceviamo e pubblichiamo

“Mi chiamo Francesco Nobile, sono di Favara e ho 33 anni. Lavoro con i cavalli da quando avevo 10 anni, ma è dall’età di 4 anni che vivo con loro perché è una passione che mi è stata trasmessa da mio padre che a sua volta gli è stata trasmessa da mio nonno.
Sin da piccolo andavo a cavallo insieme a mio padre e mio nonno per le sfilate che avevamo a Favara in particolare quella di San Giuseppe, e anche le varie passeggiate e i vari trekking a cavallo.
Ma 16 anni fa mi sono innamorato di un puledro di razza Frisone di nome Golia e da lì è stata la mia svolta artistica ho iniziato a lavorare con lui è a abbiamo estaurato un rapporto bellissimo e una fiducia reciproca che ci ha permesso di lavorare in una delle aziende più grandi d’Europa che si chiama Cavalluna con cui lavoro dal 2017
È un vero privilegio per me lavorare nel teatro equestre più importante d’Europa è girare ogni anno quasi 36 paesi tra cui Germania Francia Belgio Svizzera Austria e Finlandia e Olanda.
Sono 8 mesi di turnee meravigliosi.
Per me è un vero onore portare nel mio piccolo la Sicilia che amo in modo particolare modo in giro per il mondo infatti quest’anno sono riuscito a portare con me negli spettacoli oltre ai miei cavalli anche un asino ragusano con cui faccio un numero comico ed è un vero onore essere riuscito a portare una delle nostre razze autoctone.
Lavorare con i cavalli è sempre stato il mio sogno e certe volte i sogni diventano realtà con tanto sacrificio passione è dedizione”.

biowoodheater

Dusseldorf, 27 luglio 2022 – Se c’è qualcosa di bello per chi fa il nostro mestiere, è quello di poter entrare in contatto con le storie e la passione di tante persone.
Che poi tra tante c’è sempre quella che ti colpisce un po’ di più, che sembra camminare due spanne più in alto delle altre e si fa notare in modo particolare: come quella di Francesco Nobile, per esempio.
Francesco ci aveva scritto nel 2016 qui a Cavallo Magazine raccontando di lui, del suo Frisone Goliath e mandandoci un video.
E noi eravamo rimasti a bocca aperta, ammirati: perché in quel video girato dall’alto da un drone Francesco e Goliath erano spettacolari, bellissimi e magici.
Si vedeva una strada in terra battuta, una trazzera in mezzo al verde. E un cavallo Frisone sontuoso che arrivava al galoppo, con Francesco in piedi sulla sua groppa che faceva numeri di giocoleria.
Come se fosse sulla pista di uno chapiteau di circo, e non in mezzo allo splendore della sua Sicilia.
Quel video Francesco lo aveva mandato anche ad Apassionata, che lo ingaggiò subito: “Sono l’unico siciliano di questa grande famiglia che adesso si chiama Cavalluna, e per me è un grandissimo onore rappresentare la mia terra in questo spettacolo, il più grande d’Europa”.
E la cosa fantastica di Francesco è che lui è ancora sinceramente emozionato di questo, e la sua emozione e passione riesce a trasmetterle al pubblico.
Noi lo abbiamo visto coi nostri occhi: è lui che rompe il ghiaccio prima di ogni spettacolo con Rosie, la sua asina Ragusana.
Entrano in pista mentre il pubblico si accomoda, nella confusione distratta che precede l’evento e come per magia loro due riescono a mettere ordine negli occhi della gente.
Perché tutti quegli occhi si appoggiano su di loro, calmi e tranquilli ma padroni della pista: lo capisci da come si muovono, sicuri e sereni.
E poi Francesco saluta come se avesse visto un vecchio amico, Rosie punta le sue orecchie proprio verso dove guarda lui come a sottolineare la cosa e comincia la magia: la gente sorride, li saluta, applaude e nasce di nuovo Cavalluna.
Nella “Leggenda del Deserto” Nobile è anche il nonno che legge la storia alla protagonista, e ha un numero comico dove con Rosi e il suo Shettie Tonino fa cadere giù gli spalti dagli applausi.
Perché ha dei tempi perfetti, perché è un animale da palcoscenico capace di diventare qualunque cosa, perché la sua Rosie e il suo Tonino sono come le dita delle sue mani e tra loro tre si capiscono al volo.
Perché Francesco si emoziona parlando della sua asina Ragusana, un pezzo della sua terra che si porta dietro per tutta Europa.
E perché Francesco ha il dono più bello che può capitare a un artista: è capace di fare sentire le sue emozioni a chi lo sta a guardare.
Perché non se ne vergogna della sua emozione, perché ne è orgoglioso, perché è uno di quelli che lavora senza paura della fatica per arrivare a essere più bravo degli altri – anzi, più bravo che può.
Perché ha la fantasia di provare a fare cose che altri non hanno ancora pensato, e perché è capace di capire come farle.
E alla fine semplicemente perché Francesco Nobile si porta dietro tutte le cose più belle della sua Sicilia, e le fa applaudire da tutta Europa ad ogni spettacolo di Cavalluna.
Cosa ci è piaciuto dei suoi numeri? La calma assoluta di Rosie, che non deroga dal suo àplomb assoluto per niente al mondo, la voglia non repressa di fare il birichino che ha Tonino, il piacere di fare quello che sta facendo che si vede in ogni gesto di Francesco.
E poi il fatto che ci abbia fatto sentire così terribilmente orgogliosi che fosse proprio lui, un italiano di Agrigento, a saper scongelare con tanta leggerezza il difficile e preparatissimo pubblico tedesco, che non regala i suoi applausi a nessuno.
Grazie Francesco! Assolutamente…da pelle d’oca!

fonte: https://www.cavallomagazine.it/people/francesco-nobile-a-cavalluna-con-la-sicilia-nel-cuore