“Favaraingonna”. L’iniziativa promossa dall’assessore alle pari opportunità Miriam Mignemi è al secondo appuntamento. Domani sera in piazza Cavour si ricorderà Lorena Quaranta e tutte le donne vittime di violenze.
Ritorna domani sera in piazza Cavour l’appuntamento con “Favaraingonna” che sarà dedicato al ricordo di Lorena Quaranta, la giovane all’ultimo anno di medicina soffocata il 31 marzo scorso dal suo fidanzato nell’abitazione che condividevano a Furci Siculo, piccolo comune del messinese. Nell’occasione sarà benedetta la panchina rossa collocata nel piccolo giardino antistante la biblioteca comunale da parte di don Calogero Lo Bello, il parroco della chiesa dell’Itria, chiesa a cui la sfortunata ragazza apparteneva. La cerimonia, in calendario lo scorso 17 luglio, era saltata per l’intervento della Questura di Agrigento che aveva temuto un’affluenza di pubblico straordinaria mettendo a repentaglio tutte le precauzioni fino ad allora adottare per contenere il propagarsi del coronavirus. In quella occasione non si celebrò la messa e, mentre era in viaggio per Favara, fu bloccato il rettore dell’Università di Messina che, subito dopo l’efferato omicidio, aveva dichiarato che a Lorena Quaranta sarebbe stata conferita dal suo ateneo la laurea in medicina, seppur post mortem. La sera di quel 17 luglio si tenne, comunque, una sobria cerimonia alla presenza di una ventina di colleghe della studentessa universitaria favarese, tutte con addosso quel camice bianco che a Lorena è stato vilmente impedito. Fu anche tolto il velo alla panchina rossa la cui idea partì dall’università della terza età “Empedocle” e fatta propria dalla famiglia colpita dal gravissimo lutto.
All’iniziativa di domani sera interverranno Maria Mulè, Lilia Alba, Zaira Picone, Giovanna Dominici, Maria Concetta De Marco, Antonella Vinciguerra e Antonella Morreale, autrici del libro “Le… Lorena” (in pubblicazione nel prossimo mese di ottobre), le quali leggeranno alcuni passi dei loro scritti e raccolti in un immaginario percorso fatto in treno con la ragazza. Seguirà l’intervento di Liliana Militello del centro antiviolenza “Gloria”.
A lanciare la singolare iniziativa di “Favaraingonna” era stata l’assessore alle pari opportunità Miriam Mignemi con l’obiettivo di rendere Favara un luogo a maggiore partecipazione femminile. “E non per una questione di parità tra uomini e donne nelle dinamiche della vita pubblica – dice la componente della giunta Alba – ma proprio per la necessità di consentire che altre voci, con sensibilità e punti di vista diversi, vengano ascoltate”.