Ancora un passo, forse decisivo, per la metanizzazione della città. È stato, infatti, trasmesso al Comune il progetto esecutivo che consentirà ai favaresi di allacciarsi alla condotta del metano. A consegnarli al sindaco Anna Alba e ai funzionari dell’ufficio tecnico la società “Favara Gas” del gruppo “Italgas” che aveva rilevato il ramo aziendale della “Cpl Concordia”, la quale originariamente si era aggiudicati i lavori attraverso il sistema del project financing. Il prossimo adempimento riguarderà la trasmissione dei carteggi all’assessorato regionale alle Infrastrutture a cui fa carico la convocazione di una conferenza dei servizi per l’approvazione definitiva.
Una convocazione che dovrebbe avvenire nei prossimi 30 giorni. “Dopo l’approvazione e il rilascio di tutti i nulla osta da parte delle autorità competenti – dice il capo dell’Utc, l’ingegnere Alberto Avenia – si potrà iniziare la fase della posa delle condotte da parte di Favara Gas”.
Di metano si parla da oltre 30 anni con tanti treni persi spesso per l’insipienza della classe politica che non ha adottato gli atti necessari per non perdere i finanziamenti che di volta in volta venivano erogati dallo Stato. L’ultima opportunità, in ordine di tempo, è stata nel 2015 subito colta al volo dall’amministrazione Manganella che ha partecipato a un bando del Ministero dell’Economia e Finanza, bando riservato ai comuni del Meridione d’Italia che non avevano beneficiato di contributi per la metanizzazione. Il Comune di Favara ha ottenuto dal Mef un finanziamento in conto capitale di 6 milioni e 716 mila euro. Il resto della somma, che originariamente era a carico della Cpl Concorda, adesso graverà sulla società “Favara Gas” i cui utili le deriveranno dalla gestione ventennale degli impianti. Nel totale il costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 20 milioni di euro, iva compresa.
Dopo tante promesse e tante attese, forse si è arrivati all’ultimo step. Ma guai a cantare vittoria perché le insidie sono sempre dietro l’angolo. E’ certo che con la metanizzazione della città si darà per qualche anno un importante sbocco occupazionale risollevando l’economia locale in sofferenza da molto tempo visto che l’edilizia, che è stata sempre un traino non indifferente, è ferma al palo.
“Ci abbiamo creduto e ci abbiamo lavorato – dice l’ex sindaco Rosario Manganella – con tante missioni a Roma e tante visite al Ministero dell’Economia e Finanza confortati dalla presenza dei nostri deputati favaresi. Tante speranze e tanti sacrifici che oggi potrebbero essere ripagati”. Già individuato il punto di allaccio Snam in contrada San Benedetto.