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Favara. Sull’ultimo consiglio comunale interviene l’assessore Mignemi

In merito al consiglio comunale svoltosi in data 23/01/2020 , interviene l’assessore Miriam Mignemi. Qui sotto la nota integrale inviata in redazione.

“Indicare quali siano stati i punti all’ordine del giorno a chi era presente, come me, in consiglio comunale giorno 22/01/2020 è irrispettoso nei confronti della carica che ricopro e nei confronti della persona. Sono attenta a sufficienza per conoscere quali punti siano stati votati. Non ho né problemi di udito né di apprendimento. Vorrei ricordare al consigliere Chiapparo che i consiglieri eletti rappresentano la città ed è a nome dei cittadini che dovrebbero valutare le proposte. Il dibattito/gioco politico nel quale le proposte si votano o meno solo se si è in maggioranza o in opposizione sono il motivo per cui nasce la disaffezione nei confronti delle istituzioni. Ed è per questo che se i consiglieri dell’opposizione scelgono di votare favorevolmente dei punti all’ordine del giorno, importanti e fondamentali per il bene dei cittadini , noi non dobbiamo ringraziare nessuno ma tutti dobbiamo essere grati alla città perché abbiamo l’onore e l’onere di rappresentarli. Valutare le proposte non è altro se non il loro dovere. La maggioranza si raggiunge grazie a tutti i presenti, che rappresentando la città, votano favorevolmente e non grazie al l’esclusivo contributo dell’opposizione. Fingere di non comprenderlo equivale a non conoscere le regole democratiche delle istituzioni che rappresentiamo. Ecco perché quando un consigliere alza i tacchi e se ne va in sede di consiglio comunale compie un atto di irresponsabilità nei confronti dei favaresi che dovrebbe rappresentare. Spesso abbandonare l’aula è un’abitudine. Esprimere questo pensiero è espressione di libertà e non un atto della “cafonaggine”, che non mi appartiene, tanto decantata in mia assenza dal consigliere Marilì Chiapparo. È invece spregio dei ruoli e totale assenza di educazione e rispetto, intervenire senza neanche chiedere la parola e senza microfono sovrastano ed interrompendo chi parla dall’alto della propria saccenteria , in maniera accorata e gesticolando. Non credo che questo fare renda onore all’educazione e sia rispettoso ma ci sono i video che possono certificare il comportamento ripetuto dal consigliere.
Non è educato alzarsi ed abbandonare l’aula mentre qualcuno parla. Nel mio intervento che i consiglieri che si sono alzati non hanno nemmeno ascoltato dandomi le spalle e continuando a camminare verso l’uscita, pur avendo chiesto parola e pur avendola ottenuta, io ho detto ciò che penso: trovo sia un ‘offesa nei confronti di un comandate e di un dirigente tecnico i quali tornando a lavorare su un punto continuare a disquisire inutilmente sull’argomento precedentemente discusso , ossia lo spostamento del mercato settimanale. Entrambi, comandante e dirigente avevano rappresentato che per motivi di sicurezza e viabilità non ci sono soluzioni altre rispetto alla Via Cicero De Francisca. Disquisire su aspetti tecnico senza averne le necessarie competenze, prescindendo dal parere tecnico dettagliatamente spiegato in aula dal dirigente Criscenzo e dal Comandante Raia è dispendio inutile di tempo. Parlare della gente non presente è irriguardoso specie se chi ha parlato di me in mia assenza , poteva riaccomodarsi , chiedere parola e rispondere in mia presenza dandomi diritto di replica. Ma parlare della gente assente usando termini come “cafonaggine” affibbiandolo alla mia persona capisco sia più semplice perché non hai interlocutori. È una scelta che denota cattiva educazione e che qualifica chi la compie. Detto ciò, chi mi conosce valuta la mia persona ed è consapevole di chi sono”.