”La Regione ha deciso che si deve tornare a scuola, che non esistono rischi di contagio. Se i nostri figli saranno positivi e si creerà un focolaio in classe, si vedrà.
Dopo giorni di balbettamenti, di regole contraddittorie e di silenzi opportuni, a Palermo hanno deciso, adeguandosi pedissequamente a quanto dice il Governo nazionale. La Regione ha fatto un passo indietro, senza chiedere scusa, senza giustificare le decisioni, e lasciando ancora tutta la responsabilità sui sindaci che oggi tornano a dover decidere tra dover rischiare una denuncia e dare concretezza alle preoccupazioni dei cittadini.
Paure non irrazionali, ma fondate sui numeri che le stesse autorità sanitarie trasmettono, e che oggi allargano le braccia perché la questione della riapertura delle scuole è diventata politica e però contemporaneamente non danno risposte alle richieste di avvio di campagne di screening che potrebbero o far emergere la drammaticità dei numeri “reali” del virus.
Attenderemo di comprendere cosa accadrà, resteremo dove siamo sempre stati: accanto alla gente.
Non comunicheremo più i dati Covid, che a questo punto sono buoni solo per questioni statistiche ma non hanno alcuna utilità se in forza di essi non si possono disporre provvedimenti contenitivi efficaci. Da domani si torna in classe, come vogliono il Governo nazionale e regionale, come ha disposto il presidente Nello Musumeci. In giornata provvederò alla revoca dell’ordinanza che sospendeva le lezioni in presenza.
L’invito per tutti è quello di rispettare al massimo le regole anticontagio per prevenire danni peggiori e a vaccinarsi”. Lo scrive in una nota il sindaco di Favara Antonio Palumbo.