L’appuntamento culturale con la giovane scrittrice Mariuccia La Manna è fissato per giovedì 2 febbraio, alle 19.30, presso le OFFICINE MAC di piazza Cavour.
“Non esistono vite prive di sbagli, esistono scelte e nessuno di noi dovrebbe scegliere di voler morire”. Ha appena compiuto 26 anni la scrittrice di Racalmuto Mariuccia La Manna, giovane libraia che da anni lavora come responsabile presso una libreria Mondadori, e ha già debuttato con un titolo fortissimo, salutato da lusinghieri consensi della critica e dei lettori.
Il tour nell’agrigentino prosegue così a Favara, dove è prevista la presentazione per giovedì 2 febbraio alle ore 19.30, presso le Officine Mac di piazza Cavour. La serata prevede i saluti iniziali di Pasquale Cucchiara, presidente associazione “LiberArci”, dell’editore Salvo Bonfirraro e delle autorità locali. Con la puntuale moderazione di Valentina Oliveri, a fianco dell’autrice interverranno Antonella Morreale, psicologa, e Rino Ciancimino, ginecologo presso il Consultorio familiare Favara. Previsti alcuni interventi musicali con Salvatore Scibetta e Claudia Iacono e letture dal libro “Solo una vita” da parte di alcuni associati “LiberArci”.
Per la giovane Mariuccia l’esordio è di quelli che non si dimenticano: si tratta, infatti, di un grande privilegio entrare a far parte di “Futura”, la fresca collana di Bonfirraro tra le più innovative del panorama editoriale nazionale, con una storia, al contempo magnifica e struggente, che regala grandi emozioni di quelle che non si tolgono dalla pelle: Marta, l’adolescente protagonista, è una ragazza piena di vita, dal forte temperamento. A soli sedici anni decide di seguire lo slancio del cuore, quando quel pomeriggio in un campetto di calcetto incrocia lo sguardo di Paolo. Lui, orfano dall’adolescenza, appartiene a un altro mondo: è un giovane maledetto, con alle spalle un passato indicibile. Vive portandosi l’incancellabile angoscia di essersi macchiato le mani del suo stesso sangue. Ma per Marta l’amore è abbandono e, nonostante tutto, se ne innamora perdutamente, sciogliendo se stessa in quel sentimento così travolgente che fa di Paolo il perno di tutta la sua intera esistenza. Entrambi ci faranno conoscere quel lato oscuro dell’amore che ognuno rifugge, cercando in vero un po’ di tranquillità.
Passano gli anni e quante volte Marta avrà ripetuto tra sé: come può avermi fatto questo? Come può la persona più amata trasformarsi in un crudele aguzzino? E ancora lo ripete, mille volte ancora…