In attesa che si pubblichi sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana il decreto con cui l’assessore alle Autonomie Locali, Bernardette Grasso, ha autorizzato la consultazione referendaria per la modifica dei territori tra il Comune di Favara e quello di Agrigento, si continua a dibattere sulla vexata quaestio relativa alla doppia bollettazione Tari che ha investito gli abitanti di Favara ovest. Questi ultimi ritengono di essere vittime di un paradosso perché non possono pagare due volte per lo stesso e unico servizio, quello della raccolta e smaltimento dei rifiuti, pagamento che, però, è richiesto da entrambi gli enti locali.
La soluzione a prima vista sembrerebbe facile, dovendo parlare le carte e i mandati di pagamento effettuati dal Comune di Favara alle ditte che hanno effettuato il servizio, invece tutto sembra complicarsi specie quando la Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (Srr), investita della problematica, ha risposto che “inequivocabilmente” il servizio è stato svolto dal Comune di Agrigento. Proprio per cercare di dare una soluzione alla questione, si è registrato un nuovo incontro nella sede municipale di Favara tra l’assessore all’ambiente Giuseppe Bennica e il suo omologo di Agrigento Nello Hamel. Presenti anche i dirigenti Giusy Chianetta, responsabile del settore tributi, l’ingegnere Alberto Avenia, capo dell’Utc, il consigliere comunale Salvatore Giudice e l’avvocato Salvatore Fanara, questi ultimi due nelle vesti di abitanti di Favara ovest e, quindi soggetti direttamente interessati alla risoluzione della vertenza della doppia imposizione Tari. “L’incontro è stato molto cordiale – tiene a precisare l’assessore Bennica – perché tutti abbiamo avuto come unico scopo quello di arrivare ad un chiarimento liberando da dubbi e da responsabilità gli uffici che dovranno operare gli sgravi perché i cittadini di Favara ovest dovranno pagare una sola volta e non due per lo stesso servizio”. Che sia stato il Comune di Favara a svolgere il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dal 2011 al 31 dicembre scorso lo testimonia il fatto che dal primo gennaio 2019, da quando le competenze sono transitate in capo al Comune di Agrigento, non si è fatto più il porta a porta con immediate ripercussioni sul servizio sfociate nelle proteste da parte degli abitanti dei quartieri ricadenti nell’area di Favara ovest.