Gaetano Guarino. Il primo Sindaco di Favara ad essere stato eletto democraticamente con il 59 % dei consensi.
Sifaceva la storia in quel 1946 quando la gente di Favara fu chiamata a scegliere ed eleggere il proprio sindaco. Ma la libertà di esserci per il proprio paese, l’orgoglio di spendersi per la res publica, si interseca con il sangue. Viene assassinato Gaetano Guarino con un colpo di lupara alla nuca, il 16 maggio del 1946. Morì per ordine della mafia. Per altri, fu un’uccisione commissionata dall’allora Partito comunista italiano che ne aveva appoggiato la candidatura. Questo quanto si legge nei saggi di B. Lentini, G. Limblici: “Favara dalla liberazione al sacrificio di Guarino”, 2006 e C. Castronovo: “Favara, l’assassinio di Gaetano Guarino”, 2005. Ognuno di noi è legato alla figura di Gaetano Guarino, vittima della mafia, emblema di libertà, giustizia e partecipazione. Quest’anno la sindaca Anna Alba con la presenza dell’assessore Umberto Rumolo, del consigliere comunale Gero Castronovo, del capo gabinetto del sindaco Giuseppe Pullara, del comandante della polizia Municipale Gaetano Raia e con l’importante presenza della dirigente Maria Todaro e della vice Anna Limblici dell’Istituto comprensivo “G. Guarino” con una delegazione di alunni, così come presenti alunni ed insegnati della scuola Palmolive, hanno reso omaggio con un mazzo di fiori al nobile esempio per la nostra comunità che risponde al nome di Gaetano Guarino. È stata occasione, anche, per fare una preghiera e per leggere ciò che è stato scritto sulla lapide posta in Vicolo della Musica, luogo della morte. “Amò e fu amato dal popolo Favarese”… per noi tutti di Favara diede la vita. Noi non ti dimentichiamo!