(nella foto, l’installazione in piazza Cavour).
Si chiama “Changing Architecture” ed è una installazione attraverso la quale si mettono in mostra una serie di progetti realizzati da architetti siciliani. Da questa mattina la si può ammirare in piazza Cavour, una piazza che ormai è rinomata, non solo in Sicilia, anche grazie alle iniziative che provengono dalla Farm Cultural Park. I progetti esposti, tutti di rigenerazione urbana, sono tra i migliori a livello regionale. La mostra, che è itinerante, è partita da Ragusa toccando poi piazza Politeama a Palermo. La terza tappa è stata Favara. Due grandi città ricche di storia e bellezze architettoniche e un comune, quello favarese, che dal 2010 ha intrapreso un virtuoso percorso che lo ha fatto assurgere a centro dell’elaborazione dell’arte contemporanea. Un percorso che ne ha sfrondato pregiudizi e cattive nomee. La mostra è opera di Gaetano Manganello e Mario Chiavetto e si avvale del contributo dell’architetto favarese Calogero Giglia, consigliere dell’ordine degli architetti di Agrigento. In tale contesto, venerdì e sabato prossimi, al Castello Chiaramonte si svolgerà un seminario sulle nuove politiche urbane per una rigenerazione sostenibile. Nel corso del convegno i relatori, prendendo spunto dalle esperienza che hanno avuto successo in Europa, si confronteranno sulle strategie per stimolare una rigenerazione delle nostre città fondata sul recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, sulla riqualificazione delle periferie, sulla riduzione del consumo di suolo e sulla riattivazione delle economie urbane, in relazione a nuovi modelli di sviluppo sostenibile. La scelta della sede dell’evento è caduta su Favara con l’obiettivo di esaltare l’esperienza di Farm Cultural Park, fucina culturale che ha sperimentato un modo di rigenerare non solo il tessuto del centro storico ma anche l’immagine della città.