Premiata la prolificità della coppia. Favarese lui, empedoclina lei. Antonio Costanza e Giuseppina Ruvio si sono conosciuti a Flèron, in Belgio, dove dopo un periodo di frequentazione, si sono sposati. Dal matrimonio, celebrato nel gennaio del 1977, sono nate sette figlie femmine, una dopo l’altra, e un maschio che ha chiuso la maternità nella famiglia di emigrati agrigentini. Non è facile mettere alla luce 7 femmine in stretta successione tant’è che nella legislazione belga è prevista una particolare concessione per la settima nata: è la regina a fare da madrina di battesimo tramite una procuratrice. E’ quello che è avvenuto per l’ultima arrivata in casa Costanza che, proprio per il particolare evento, è stata chiamata con lo stesso nome della regina: Fabiola. “ Se i sette figli fossero stati maschi -puntualizza il papà- sarebbe stato re Baldovino a fare da padrino all’ultimo nato”. I fatti si sono verificati nel 1989, ma perché la tradizione continuasse ha dovuto faticare non poco il sindaco di Flèron, Leonard de Jonghe,visto che da palazzo Reale si sosteneva che la singolare norma non poteva estendersi a figli di cittadini stranieri.” Dopo una fitta corrispondenza – dice l’assessore alla qualità della vita, Leon Saur- alla fine i reali acconsentirono inviando nella chiesa della Sacra Famiglia, scelta per il battesimo un loro rappresentante”. Oggi Fabiola ha 28 anni e sicuramente una delle poche ragazze che possono vantarsi di avere avuto una così illustre madrina. Dopo aver studiato grazie alla dote elargita dalla regina , adesso lavora come estetista. A Favara e a Porto Empedocle, dove risiedono i parenti di Antonio Costanza e Giuseppina Ruvio, viene ricordato con piacere quell’evento anche perché due anni dopo la piccola Fabiola fu invitata a corte dai reali insieme ai genitori.