Parla da appassionato di politica, ex amministratore, attento osservatore delle dinamiche partitiche ed, ad oggi, anche giovane imprenditore che ha deciso di investire su Favara. Parliamo di Davide Lumia, un nome che non ha bisogno di presentazioni. Da sempre attivo all’interno delle associazioni- basta pensare agli anni d’oro di Beddra Favara- è stato assessore nella giunta del sindaco Rosario Manganella. Dall’esperienza maturata proprio all’interno della vita politica, oggi interviene parlando di questi due anni e mezzo di governo 5 stelle. Numerose le mancanze, ma ancora di più le carenze politiche che ogni giorno caratterizzano l’amministrazione guidata dalla pentastellata Anna Alba. Di seguito vi riportiamo il suo intervento.
“Sono passati 2anni e mezzo ormai dall’insediamento dell’attuale sindacatura e con mio enorme rammarico mi sento di poter dire che mai come oggi questa città ha vissuto una crisi politica amministrativa così grave. A voler fare un paragone risicato mi pare di vedere la nazionale di calcio che dopo tanti proclami una volta scesa in campo ha finito per non qualificarsi nemmeno ai mondiali, che delusione! Diciamocelo chiaro, questa legislatura non è nata come tutte le altre, sull’ onda lunga della protesta (giusta) dei cittadini la città ha dato fiducia ad un movimento che ha avuto il 70% dei consensi. Sindaco e Giunta monocolore, presidenza del consiglio, vice presidenza, larga maggioranza consiliare, maggioranza in tutte le commissioni, a questo si aggiunga l’elezione a deputato regionale di Giovanni Di Caro tra i leader indiscussi di questo progetto a Favara che a distanza di un paio d’anni non sappiamo più se riconosce i cittadini hanno dato a questo progetto una forza e un potere che mai nessun partito o “potente” della “vecchia politica” ha avuto, come dire realizzate il programma senza alcun bastone tra le ruote”. La città ci ha creduto e va da sé che se ampio è stato il consenso, grandi erano le aspettative. In realtà ad oggi i risultati non sembrano rispecchiare le aspettative, basta prendere il programma elettorale dei pentastellati e vedere ciò che si è realizzato dello stesso. nulla o quasi, il rapporto proposto-realizzato è un dato impietoso e non si presta ad interpretazioni. La città dopo la protesta elettorale sembra essere piombata nella rassegnazione. Sono scomparse o quasi le associazioni culturali o movimenti giovanili in fermento, per non parlare dei consigli comunali, sono scialbi e spesso privi di dibattito, molti dei consiglieri comunali (che non hanno mai preso nemmeno parola) i Favaresi non sanno come si chiamano o peggio ancora che svolgano il ruolo di rappresentanza dei cittadini, mancano le personalità (forse perché mancano le competenze). Gli assessori? E chi li ha mai visti per la città? Favara sta vivendo un periodo di crisi politica che a mio parere non ha precedenti. A Favara dopo le promesse elettorali più sfarzose della storia, la politica se non è morta è moribonda”.