I capigruppo consiliari dei gruppi politici Favara per i beni comuni e Partito Democratico, Pasquale Cucchiara e Salvatore Bellavia, criticano la recente decisione del consiglio comunale di approvare la modifica dell’articolo 15 del regolamento Tari per la diminuzione dell’imposta sulle seconde case, poiché la proposta è stata presentata con tutti i pareri sfavorevoli e i tempi erano già stati predisposti per la bollettazione per l’anno 2023. Inoltre, propongono un nuovo articolo nel regolamento per il funzionamento del consiglio comunale che lega il gettone di presenza all’effettiva trattazione di almeno il 50 percento dei punti all’ordine del giorno nella medesima seduta. Tuttavia, prevedono che la proposta sarà probabilmente bocciata dall’opposizione. Sotto alleghiamo integralmente la nota:
“Il consiglio comunale ha approvato la modifica dell’articolo 15 del regolamento Tari per la diminuzione dell’imposta sulle seconde case. In linea di principio condividiamo le finalità ma non siamo assolutamente d’accordo né sul metodo né sui tempi. Nel primo caso ricordiamo che, come troppo spesso accade, la proposta è stata corredata da tutti i pareri sfavorevoli tanto che il consiglio comunale è stato redarguito dalla segretaria comunale e soprattutto sui tempi in quando la dirigente aveva praticamente predisposto la bollettazione per l’anno 2023. Abbiamo provato, insieme all’amministrazione comunale, di far ragionare i nostri colleghi ponendo argomentazioni estremamente serie e fra tutte la necessità di incassare le quote provenienti dalla TARI soprattutto per finanziare il pagamento degli stipendi degli operatori ecologici. Nel tentativo di scongiurare questa infausta ipotesi abbiamo fatto mettere a verbale la nostra uscita dall’aula. Tutto vano: la proposta è stata approvata.
Stasera, invece, si discuterà la proposta ( di cui sono il primo firmatario) di inserimento dell’articolo 25 bis nel regolamento per il funzionamento del consiglio comunale. Sostanzialmente, la proposta lega il gettone di presenza all’effettiva trattazione di almeno il 50 percento dei punti all’ordine del giorno nella medesima seduta. Scommettiamo che, anche questo punto, come al solito, sarà bocciato dall’opposizione?”