Al Castello di Chiaramonte si é svolto stamani 19 marzo, giorno della festa del papà e festa di San Giuseppe, giorno desiderato e scelto dagli organizzatori la presentazione del progetto “I grani antichi e filiera corta”. Giorno scelto proprio per la simbologia legata in primis alla figura di San Giuseppe, il santo al quale da sempre nella tradizione popolare cristiana viene associata la grazia del pane devoto e offerto dal popolo per grazia ricevuta, un pane dagli ingredienti semplici ma soprattutto genuini e proprio su questa genuinità che parte il progetto portato avanti dal Comune di Favara nello specifico dalla sezione PO3 diretta dall’architetto Giacomo Sorce, sezione che tra le altre attività si occupa anche di progettazione di sviluppo economico e territoriale ivi compresa proprio la filiera agroalimentare, ecco quindi contestualizzata la nascita e lo sviluppo di questo progetto. Il gruppo tecnico che ha guidato e coordinato l’organizzazione dell’evento è rappresentato dal dott. Agronomo Carmelo Vetro responsabile del servizio 4 del comune di Favara coadiuvato dalla collaborazione dei Geometri Carmelo Bellavia e Stefano Nobile.
Presenti il vicesindaco Giuseppe Bennica, l’assessore all’agricoltura Dottssa Rosanna Pecoraro Dottssa Adelina Agosta Dott. Agronomo Bruno Bosco Dirigente della SOPAT N. 71 Naro per l’ente di sviluppo agricolo Esa sezione operativa periferica di assistenza tecnica che ha competenza dei comuni di Naro, Camastra e Favara Prof Angelo Trupia docente dell’Istituto statale alberghiero di Favara con una delegazione di alunni che hanno mostrato le varie fasi della lavorazione del pane dall’impasto fino al prodotto finito.
Tra il pubblico scolaresche di bambini rappresentanti le diverse istituzioni scolastiche presenti nel territorio.
La manifestazione si è articolata in tre momenti:
1) primo momento di presentazione dell’iniziativa all’interno della sala del collare, con gli addetti ai lavori che hanno spiegato l’articolazione e la finalità del progetto.
2) Un secondo momento, prettamente artistico, curato dall’Associazione Teatro 101 che bell’andrine del castello ha coinvolto il pubblico con i diversi linguaggi artistici, spaziando dal teatro alla musica, dalla poesia alla danza. 3) Un terzo momento all’interno della sala Timilia in cui oltre ad aver avuto la possibilità di visitare un piccolo museo degli attrezzi antichi, si è potuto degustare il prelibato pane offerto dai panificatori della città condito con l’olio genuino offerto dei fr.lli Carlino Val Paradiso