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E’ nata la giunta della non sfiducia, una maggioranza a sua insaputa

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E’ nata la Giunta municipale della non sfiducia “con il contributo dei consiglieri che non hanno votato la sfiducia” alla Sindaca di Favara nell’autunno caldo di polemiche che precedettero la convocazione del Consiglio Comunale che quella sera decise di continuare a vivere.

C’è una singolare avvertenza nel voler dare l’impressione che la Giunta della ripartenza amministrativa non abbia in dote una maggioranza precostituita e che di volta in volta si configuri  in ogni singolo provvedimento portato all’esame del Consiglio Comunale.

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Sembrerebbe che il Consiglio Comunale di Favara ha una maggioranza a sua insaputa.

Ebbene se si esclude una maggioranza a “geometria variabile” per via dell’indisponibilità dei sette consiglieri dei 5Stelle che volevano le dimissioni della Sindaca e degli irriducibili della rimasta minoranza, i provvedimenti possono essere approvati con l’apporto dei consiglieri che non sanno di essere entrati nella maggioranza amministrativa della città.

Pertanto non resta che aspettare di verificare se l’agenda amministrativa della Sindaca sia cambiata rispetto al suo programma iniziale e per quali priorità in questo anno di fine mandato impegnerà le nuove risorse umane e professionali che ha voluto in Giunta “con il contributo di quelli che non l’hanno sfiduciata”.

Non sorprende che i consiglieri della non sfiducia non abbiano voluto metterci la faccia battezzando l’operazione semiclandestina una coalizione per quanto atipica essa sia.

Sorprende che vorrebbero che ci credessimo!

Da qualche parte aleggia l’idea  di portare a casa solamente dei vantaggi dall’inizio dei lavori, per esempio della metanizzazione, ed escludono che si debba discutere in pubblico della correzione  della rotta fin qui seguita e da cui la stessa prima cittadina è sembrata dissociarsi nel suo appello alle forze politiche per scongiurare la sfiducia.

Non è un’operazione di palazzo,piuttosto di bassa cucina “politica” che si affida al presente come una cozza allo scoglio e rinuncia alla fatica di guardare anche al futuro prossimo.

Nulla di nuovo, niente che non sia stato temuto da una minoranza, questa si,di cittadini che resistono alla tentazione di farsi arruolare nelle file dell’astensionismo nella prossima tornata delle comunali.

Il PD locale sembra non registrare presenze in Giunta a sua insaputa e registra come in fondo l’incapacità di prendere una decisione ufficiale sia una infezione  che interessa altri comuni i quali invocano l’intervento del Commissario Reg.le del partito. Lo stesso che in una città che aveva bisogno delle sue attenzioni non si è visto.