Il sindaco Antonio Palumbo e l’assessore Emanuele Schembri, alla presenza anche del dirigente comunale Antonio Grova, hanno avuto un lungo e proficuo incontro con i vertici della società consortile durante il quale, appunto, si sono accesi i riflettori sulle periodiche emergenze idriche che affliggono Favara.
In particolare si è evidenziato come ad oggi giunga in città una quantità d’acqua inferiore alla necessità pro capite e, soprattutto, che la stessa giunge da una sola fonte, con il rischio che un guasto o la necessità di una riparazione facciano saltare i turni per giorni o settimane.
Aica ha accertato, dalle denunce dell’Amministrazione, che sussiste un “un deficit strutturale del sistema esistente al quale non si può ovviare se non con una corretta programmazione di interventi di nuove opere”.
Per questo il sindaco e l’assessore Schembri hanno proposto alcune soluzioni tampone, come dirottare su Favara una parte dell’acqua fornita al carcere “Di Lorenzo”, utilizzando acqua destinata ad altri centri serviti dal medesimo partitore, cioè quello di Aragona. Ipotesi questa al vaglio da parte della Consortile, insieme a quella di applicare un principio di solidarietà a vantaggio di Favara recuperando in parte l’acqua fornita ad altri centri.
Il primo cittadino, nel rappresentare l’impegno dell’Amministrazione e del Consiglio comunale nel deliberare il prima possibile il prestito concesso ad Aica dalla Regione per la propria quota parte, ha indicato una serie di significative criticità che riguardano oggi perdite idriche e fognarie, oltre che cedimenti del manto stradale in diverse zone della città.
Tutte situazioni già note ad Aica e che saranno affrontate già da lunedì grazie al nuovo contratto firmato con la società che si occuperà delle manutenzioni. Si ricorda ai cittadini che, in caso di rotture (sia idriche che fognarie) è necessario contattare il numero 800 600 309.