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Cultura. L’Unitre “Empedocle” di Favara incontra i bambini “speciali” della N.P.I. di Agrigento

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Per l’occasione dell’approssimarsi delle feste natalizie,  una folta rappresentanza dell’Unitre “Empedocle” di Favara si è recata presso l’Aspi – reparto Neuro psichiatria Infantile di Agrigento – per andare a visitare i tanti bambini “speciali” in essa collegati e portare loro dei cappellini di babbo natale e dei piccoli giocattoli natalizi.
Molto “toccante” vedere quei bimbi portare in tesa il cappellino caratteristico del periodo natalizio, seppur molti di loro sembrino assenti e non partecipino per niente alla gioia festosa che per l’occasione si è creato nell’ambiente.
Nei loro occhi, comunque, si riflette la purezza dei loro sguardi, che, seppur quasi astratti, sembrano collegare il loro mondo con la “bontà gioiosa” di quelli delle loro mamme, le quali si dimostrano molto ospitali e felici per la visita ricevuta.
Nell’occasione, infatti, le mamme si prodigano a fare una grande feste ai loro figli, come se loro potessero interagire con i festosi preparativi. La minestra di S. Giuseppe, la ricotta, la “cuccia”, i dolcini, fanno da contorno sulla tavola bandita.
“E’ stato un momento veramente emozionante dovere constatare di persona che esistono tanti bambini che presentano delle gravi difficoltà motorie e sensitive, che vengono assistiti da una equipe di medici e di infermieri e di volontari, laddove, di certo, l’amore materno fa da padrone assoluto”. A parlare è il dott. Veneziano, in assenza del Presidente Dott. Dino Caramazza e nella sua qualità di Coordinatore dell’Unitre, il quale continua dicendo che “la visita a questi bambini vuole avere un significato di grande rispetto umano e sociale, cioè partecipare per non far sentire sole le famiglie che vivono questo grande dramma, fare conoscere agli altri che la vita presenta anche queste situazioni incresciose, sensibilizzare l’opinione pubblica e le stesse autorità competenti a ché si possa fare sempre di più per alleviare le loro sofferenze e quelle dei loro familiari, ringraziare le associazioni, l’equipe medica, gli infermieri ed i volontari che si prendono cura di loro, dare un abbraccio caloroso a tutte le mamme che sacrificano la loro vita per queste creature “speciali”. Di certo, soltanto chi vive da vicino queste situazioni può comprendere il grande dramma di queste problematiche che esistono nella nostra realtà giornaliera.
Veramente toccante è stata la dichiarazione della sig/ra Mula Elisabetta, la mamma di uno di questi bambini “speciali”, la quale, nella sua semplicità afferma: “ Volevo ringraziarvi per questo momento particolare ….. siete persone meravigliose”.
In merito il dott. Veneziano, nel ringraziare per il caloroso apprezzamento, ha espresso il proprio pensiero: “ Voi mamme, gli operatori sanitari, i volontari, tutti quelli che orbitate intorno a questo “mondo”…. siete degli angeli terreni che riuscite ad alleviare tante sofferenze!”
E’ stata una giornata veramente eccezionale!