Il matrimonio dell’influencer Chiara Ferragni e del rapper Fedez ha aperto il mese di settembre. Ed oltre che parlare dell’amore, della location, del doppio abito da sposa e degli invitati, l’evento dell’anno – con aereo dell’Alitalia personalizzato Ferragnez- è stato anche sviscerato dal punto di vista sociologico, ovviamente. Ad essere intervistato dal giornalista Antonio Sansonetti di TGR Sicilia, il professore e sociologo Francesco Pira, docente dell’Università di Messina. L’intervista è stata rilanciata anche dal canale all news della Rai. https://www.rainews.it/tgr/sicilia/video/2018/08/sic-chiara-ferragni-fenomeno-social-53d0b6b0-1816-45d9-bc22-9ec74073d671.html.
Il professor Pira ha parlato Pira del successo della fashion blogger;” L’imprenditrice riesce a personalizzazione i contenuti Chiara Ferragni rappresenta un caso studio per la capacità che ha di sfruttare le dinamiche social. Utilizzare la propria immagine come veicolo di messaggi più o meno palesi, giocando tutto sul meccanismo della fiducia. Lo slogan vincente sui social è: Io mi fido, uno vale uno. Se tu ce l’hai fatta posso farcela anch’io. Nel 2015 è stata oggetto di un caso di studio della Harvard Business School. Non è facile per un’impresa italiana. Lei è riuscita anche in questo. In realtà la strategia è complessa: costruita passo dopo passo. Il messaggio che tutto è facile attira le giovani generazioni degli youtuber e instagramer che sognano guadagni facili. A Noto molti degli anziani intervistati dalla Rai hanno risposto “Scusate, ma cu è?” sul matrimonio di Chiara Ferragni. Domanda riferita proprio a lei, perché il suo futuro sposo è un rapper e un personaggio televisivo. Mentre la bionda trentunenne, che la rivista Forbes ha definito “l’influencer di moda più importante al mondo”, è personaggio più impalpabile. Eppure la fashion blogger è un caso di successo planetario ed è un marchio che vale decine di milioni di euro. Soldi e successo usando la propria immagine e la propria vita: chi la segue vorrebbe raggiungere lo stesso risultato. “In Sicilia è come nel resto del Paese: genitori e nonni su Facebook, figli e nipoti sul Instagram. Con una cosa che accomuna tutto il Meridione: i social network sono più utilizzati, ed è in crescita anche il fenomento degli haters” –ha concluso il sociologo Pira.