Crisi del settore olivicolo nella Valle del Belice e nell’agrigentino, la deputata del Partito democratico Giovanna Iacono presenta interrogazione: “Sia riconosciuto lo stato di calamità”.
Grave crisi del settore olivicolo, la deputata del Partito Democratico Giovanna Iacono ha presentato un’interrogazione a risposta in commissione al ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, per sapere se, e in che misura, il Governo intenda intervenire al fianco degli agricoltori della Valle del Belice e dell’Agrigentino, piegati dai danni causati dall’emergenza climatica e se verrà riconosciuto lo stato di calamità del settore.
Il documento, di cui sono firmatari anche i parlamentari siciliani Peppe Provenzano, Anthony Barbagallo, Maria Stefania Marino e Fabio Porta, evidenzia come il comparto sia stato messo in ginocchio dall’andamento climatico di quest’anno, caratterizzato da temperature anomale, assenza di piogge e la difficoltà dei produttori ad accedere ai servizi di irrigazione a causa degli altissimi costi energetici e dell’acqua. Proprio sul fronte dell’irrigazione, è mancato anche l’annunciato intervento straordinario da parte della Regione Siciliana per mitigare il lungo periodo di siccità.
“I frantoi, che in questo periodo dovrebbero viaggiare a pieno regime – scrive Iacono – sono di fatto svuotati di materia prima e la riduzione di quantità d’olio sarà sicuramente superiore alla stima del 20% attesa sul piano nazionale. È quindi molto forte la preoccupazione dei produttori e della rete dei frantoi sul territorio che rischiano il default, con il rischio che un gran numero di famiglie vedano sparire la loro unica fonte di sostentamento annua. Attendiamo quindi di conoscere dal Governo se si valuteranno misure di sostegno economiche e fiscali che possano consentire di ridurre i danni”.