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Corsi di specializzazione universitaria. Vincenzo Fontana: “È stato un lungo e tortuoso cammino ma il risultato ripaga ampiamente i nostri sforzi”

 “Una battaglia che porto avanti da anni – dichiara Vincenzo Fontana –  Già quando sedevo nel Parlamento nazionale fui promotore di svariate iniziative a sostegno dei corsi di specializzazione dell’area sanitaria non medica. E in questo ultimo lustro all’Ars da vicepresidente della commissione Salute – continua il deputato di Ap  – ho portato sotto i riflettori questo tema con costanza e determinazione, con innumerevoli iniziative, interrogazioni parlamentari e chiarimenti chiesti al Miur. Bisognava colmare un vuoto che per anni ha penalizzato gli studenti dell’area sanitaria non medica: biologi, farmacisti, veterinari, psicologi, chimici, fisici che non hanno potuto partecipare ai concorsi pubblici in quanto il Miur da tempo non prevedeva corsi di specializzazione per i laureati di queste facoltà, criterio fondamentale per  l’accesso al pubblico impiego nel Snn”. 

“Finalmente oggi, dopo un lungo e tortuoso cammino è stato centrato l’obiettivo – sottolinea, spiegando –  l’Università di Palermo ha ricevuto dal ministero dell’Istruzione e della Ricerca il parere positivo che di fatto aumenta i posti nella Scuola di specializzazione in Biochimica clinica e Patologia clinica: da 7 a 12. La Scuola in Scienze dell’alimentazione invece ha già avuto il parere positivo del MIUR per 6 posti e avrà come sede aggregata l’Università di Catania”.

“Il connubio tra la volontà dell’Università di Palermo e il costante impegno politico – dice Fontana – ha portato a questo grande risultato; ma il percorso non è ancora concluso: nei prossimi giorni,  infatti, chiederò alla Giunta regionale di attivarsi immediatamente con il Miur, al fine di favorire l’apertura della Scuola di specializzazione in Microbiologia  e Virologia presso l’ateneo palermitano, garantendo così  il diritto allo Studio dei Biologi”.

“A breve – conclude Fontana – saranno presentati i bandi con l’avvio dei corsi, a partire già dal prossimo anno accademico”.