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Controversia a Favara: Sindaco Palumbo smentisce accuse su Facebook

pegasoPANIFICIO CANNATELLO

In un intricato scenario politico, il Sindaco di Favara, Antonio Palumbo, si trova a respingere energicamente le accuse mosse nei confronti della sua amministrazione, diffuse attraverso un post su Facebook. Le dichiarazioni incriminate affermano la perdita di un significativo finanziamento destinato alla costruzione di una mensa presso la scuola “Falcone e Borsellino”, imputando al Sindaco la responsabilità della presunta revoca degli atti e degli errori commessi. Nella seguente analisi, Palumbo getta luce sulla vicenda, rivelando dettagli cruciali spesso trascurati.  
Qui sotto il testo integrale pubblicato su Facebook:   
“Mi hanno segnalato che qualcuno, nel tentativo giornaliero di demolire (nella sua testa) la nostra amministrazione, ha annunciato – senza nascondere la sua gioia- che la città aveva appena perso un importante finanziamento per realizzare una mensa alla scuola “Falcone e Borsellino”. Tutta la vicenda, secondo questa ricostruzione, era ovviamente colpa mia, perché mia sarebbe stata la revoca degli atti, miei gli errori. Spiace che ancora una volta chi ha rilasciato quelle dichiarazioni non abbia passato più tempo a studiare le carte che a vendere fumo sulla stampa. Intanto si tratta di un finanziamento a cui abbiamo partecipato due anni fa, appena insediati. Il progetto esecutivo, una volta acquisito, era stato verificato e validato dagli uffici. Adesso, dopo un nuovo controllo, i tecnici hanno riscontrato che il progetto esecutivo in questione non rispettava i criteri di finanziabilità previsti dall’accordo del Ministero. In ogni caso si è proceduto alla Consegna dei lavori con riserva, mettendo la ditta a conoscenza delle difficoltà riscontrate non solo da noi, ma da decine di amministrazioni in tutta Italia e che sono collegate ad una sensibile variazione dei costi per le materie prime tra la scheda presentata 2 anni fa e la situazione attuale. Stiamo interloquendo con il Ministero per risolvere la problematica riscontrata anche in altre misure. Nulla è al momento perso, quindi quella del consigliere comunale in questione era forse più una speranza vana, un desiderio: del resto in questi mesi ha più volte provato a boicottare i lavori del Consiglio comunale con la sua assenza – o spingendo altri ad astenersi, uscire dall’aula o non presentarsi – mettendo a rischio importanti finanziamenti a beneficio della città, anche con il recupero di beni confiscati alla mafia. Dispiace dover dare un dolore a chi vive di brutte notizie – vere o inventate – e che continua ad improvvisare ogni giorno senza un minimo di preparazione, contrariamente a tanti consiglieri comunali che invece, pur da opposizione, esercitano in modo corretto il proprio ruolo”.

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