In un contesto caratterizzato da liste di attesa fuori controllo, disorganizzazione, reparti in affanno per carenza di personale, riteniamo inaccettabile che i 190 infermieri e i 300 operatori sociosanitari- impegnati in prima linea durante i mesi difficili della lotta al covid – si vedano ridurre l’orario di lavoro rispettivamente da 36 a 24 e 18 ore settimanali solo perché sarebbero diminuiti i carichi di lavoro.
Confidiamo che i vertici aziendali dell’Asp di Agrigento possano rivedere le scelte prese – per prevenire ulteriori disfunzioni e ridare serenità e dignità a chi prima è stato definito eroe e ora si vede usato e gettato – mostrando la dovuta attenzione e i giusti riconoscimenti professionali al personale sanitario che con generosità e sacrificio ha sopperito, in questi anni, ai vuoti di organico”.