Confcommercio chiede maggiore chiarezza sull’utilizzo dei soldi derivanti dall’imposta sul turismo.
Che fine fanno i proventi derivanti dall’imposta di soggiorno del Comune di Agrigento?
A due anni di distanza dall’introduzione della tassa, nonostante i reiterati appelli degli operatori del settore, l’interrogativo resta privo di risposta. A tal riguardo, Confcommercio torna a chiedere all’amministrazione comunale, maggiore chiarezza sulle modalità d’impiego di questi fondi.
Confcommercio, ricorda che, trattandosi di un’imposta di scopo ai sensi di legge, i proventi devono essere reimpiegati a vantaggio del turismo locale.
“Vorremmo conoscere come si intende utilizzare i proventi per il miglioramento dei servizi turistici, trattandosi di un’imposta di scopo finalizzata appunto al settore turismo – dichiara il Presidente Francesco Picarella – quindi che cosa l’amministrazione intenda fare con queste risorse, quali servizi intenda offrire al turista, quali interventi voglia finanziare in materia di turismo”.
I proventi della tassa non possono essere utilizzati per altri fini:
“Non è possibile chiedere una tassa ai turisti, se poi queste somme non vengono reinvestite per migliorare i servizi ad essi connessi. Questi ricavi – aggiunge Picarella – non vanno destinati all’amministrazione ordinaria (per esempio rifacimento del manto stradale o acquisto di ceramiche), ma ad un progetto specifico per l’individuazione del quale le associazioni imprenditoriali devono essere prima consultate e poi informate con la massima chiarezza.
Appello ai consiglieri di maggioranza:
“Lanciamo un appello infine ai consiglieri comunali, specialmente quelli di maggioranza. Ricordiamo loro – conclude Picarella – che sono stati eletti dal popolo per vigilare sull’operato dell’amministrazione comunale. Il loro silenzio riguardo a temi di fondamentale importanza, come l’impiego di risorse della tassa di scopo, non può essere più tollerato”.